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Dizion. 5° Ed. .
ASCRIVERE.
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pag.742
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ASCRIVERE. Definiz: | Att. Scrivere, Mettere nel numero di, Annoverare tra. |
Dal lat. ascribere. – Esempio: | Pandolf. Gov. Fam. 94: I buoni virtuosi voglionsi ascrivere nel numero degli amici. | Esempio: | Red. Lett. 3, 92: Ogni accademico della Crusca benedice il giorno, nel quale V. S. Illustrissima per gloria dell'Accademia fu ascritta nel numero di essi. |
Definiz: | § I. E figuratam. – |
Esempio: | Segn. B. Tratt. Anim. 1, 1: Ogni scienza ed ogni cognizione senza dubbio debbon esser messe ed ascritte infra le cose belle ed onorate. |
Definiz: | § II. Ascrivere a, o in, un'Accademia, un Ordine, una Cittadinanza, e simili, vale Mettere nel numero dei componenti quell'Accademia, quell'Ordine, quella Cittadinanza ec. – | Esempio: | Tass. Gerus. 2, 59: L'altro è il circasso Argante, uom che straniero Sen venne alla regal corte d'Egitto; Ma de' satrapi fatto è dell'impero, E in sommi gradi alla milizia ascritto. | Esempio: | Galil. Comm. ep. 1, 302: Tengo lettera dal sig. Giovanni Fabri, insieme con la nota di tre soggetti da ascrivere nella nostra Accademia ec. | Esempio: | Red. Lett. 3, 32: Mi rallegro che i signori romani la abbiano ascritta nella loro celebre Accademia. |
Esempio: | Targ. Viagg. 11, 265: Fu pure detto Nicodemo ascritto con tutti li suoi discendenti alla cittadinanza di Parma. |
Esempio: | Parin. Poes. 94: Voi l'innalzaste all'alta mensa,.... e delle Muse A dispetto, e d'Apollo, al sacro coro L'ascriveste de' vati. |
Definiz: | § III. Per Attribuire. – |
Esempio: | Segner. Crist. instr. 1, 306: I mali di pena si debbono tutti ascrivere alla divina Provvidenza. |
Esempio: | Red. Lett. 3, 185: Supplico umilmente la bontà di V. A.... ad ascrivere l'importunità delle mie lettere ad un zelo che ec. |
Esempio: | Cocch. Matrim. 14: Non ad altra origine.... che alla familiarità dell'oggetto, ed alla forte impressione, ascriver si deve l'amor materno. |
Esempio: | Fiacch. Fav. 2, 102: E pur una non vi è, che a sè l'ascriva. |
Definiz: | § IV. Ascrivere checchessia a sè o ad altri in lode, o a lode, biasimo, onore, infamia, ec. vale Avere, Tenere checchessia in conto di lode, biasimo, onore, infamia ec. di sè stesso o d'altri. – | Esempio: | Pandolf. Gov. Fam. 74: Fannoti di peggio, e ascrivonti questo ad avarizia; chiamanti misero. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 25, 81: Quanta li sarà infamia, quanto scorno, Se coi nimici va del suo signore; Oh! come a gran viltade, a gran delitto Battezzandosi allor gli sarà ascritto. |
Esempio: | Segner. Pred. 329: Si sarebbe in poveri pescatori potuto ascrivere a santa semplicità. |
Esempio: | Fiacch. Fav. 2, 91: Il servirvi a mia fortuna ascrivo, Costi quanto può mai tempo o sudore. |
Definiz: | § V. E in forma di Neutr. pass. ascriversi, trovasi usato per Tenersi, Reputarsi. – |
Esempio: | Buonarr. M. V. Rim. 33: E con quei s'alza al cielo, e state e verno Vince, e in più pregio che prima s'ascrive. |
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