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1) Dizion. 5° Ed. .
NEBRIDE.
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Dizion. 5 ° Ed.
NEBRIDE.
Definiz: Sost. femm. Pelle di cervo, di daino, o di capriuolo, giovane, della quale figuratasi coperto Bacco, e si coprivano i suoi seguaci, e i partecipanti ai baccanali; ed è propriamente Term. di Archeologia.
Dal lat. nebris nebridis, e questo dal grec. νεβρίς. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 157: Tu piglia il tirso: tu quel tronco spezza; La nebride giù getta e quella pelle: Facciam che pena il scelerato porte.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 343: Ecco movo i passi erranti, E di nebride coperto, Nel deserto Vo' cantar fra le baccanti.
Esempio: Red. Ditir. 19: Al suon del cembalo, Al suon del crotalo, Cinte di nebridi, Snelle Bassaridi, Su su mescetemi ec.
Esempio: Menz. Poes. 1, 237: Due lo reggon (Bacco) sulle braccia, E gli ciondola la testa; Con gran festa Un la nebride gli slaccia.
Esempio: E Pros. 3, 170: Vedevasi da una parte una figura, che, ancorchè rusticana, spirava nulladimeno un non so che del divino, co' capelli irti in sulla fronte, e verso il cielo rivolti; ispide le membra, e di sua nebride ricoperte.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 128: Quella pelle.... sul braccio destro riguarda i sacri Elusini, ne' quali tutti gl'iniziatori avevano la nebride, pelle di capriolo.
Esempio: E Buonarr. F. Medagl. ant. 438: Hanno.... le centauresse su le spalle alcune pelli consuete a' baccanti, che perlopiù erano le nebridi, le quali propriamente erano quelle prese da' cervi giovani..., perchè.... essendo Bacco preso per una cosa medesima col sole, le nebridi coll'indanaiatura significano le stelle.
Esempio: Zannon. Vas. Lic. Not. 22: Una terza femmina, vestita di nebride e in atto di danzare, tiene una ghirlanda d'ellera nella destra.