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Dizion. 3° Ed. .
TISICO
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pag.1698
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TISICO.
Definiz: | Infetto di tisichezza. Lat. phtisi laborans. Gr. φθισικός. |
Esempio: | Cr. 5. 48. 5. E in quel medesimo modo si fa il mele violato, e vale a' tisichi, che
hanno febbre. |
Esempio: | Cron. Morell. Tu non arai figliuoli se non a stento, tu l'arai femmine, tu gli
arai tisici, e mai non parrà, che vadano innanzi. |
Esempio: | Lib. Cur. Malat. Perciò vale a quelli, che sono tisichi, etichi, e magri.
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Definiz: | §. Per Tisichezza. |
Esempio: | M. Ald. Se alcuno sentisse di tisico, bolla i fior del ramerino col latte di
capra. |
Esempio: | Sold. Sat. Gl'infermi, che più adentro, che il polmone Hanno il tisico, ond'è
l'anima infetta. |
Esempio: | Cir. Gell. Mali, ec. che in quelli del corpo chiami mai la febbre sanità, ne
l'esser tisico buona valetudine. |
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