Lessicografia della Crusca in rete

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TISICO
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TISICO.
Definiz: Infetto di tisichezza. Lat. phtisi laborans. Gr. φθισικός.
Esempio: Cr. 5. 48. 5. E in quel medesimo modo si fa il mele violato, e vale a' tisichi, che hanno febbre.
Esempio: Cron. Morell. Tu non arai figliuoli se non a stento, tu l'arai femmine, tu gli arai tisici, e mai non parrà, che vadano innanzi.
Esempio: Lib. Cur. Malat. Perciò vale a quelli, che sono tisichi, etichi, e magri.
Definiz: §. Per Tisichezza.
Esempio: M. Ald. Se alcuno sentisse di tisico, bolla i fior del ramerino col latte di capra.
Esempio: Sold. Sat. Gl'infermi, che più adentro, che il polmone Hanno il tisico, ond'è l'anima infetta.
Esempio: Cir. Gell. Mali, ec. che in quelli del corpo chiami mai la febbre sanità, ne l'esser tisico buona valetudine.