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1) Dizion. 5° Ed. .
ORSACCHIO.
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ORSACCHIO.
Definiz: Forma diminutiva di Orso. Piccolo orso, Orso nato da poco; ed anche Orso giovane, ma grandicello. –
Esempio: Petr. Rim. F. 106: L'orsa, rabbiosa per gli orsacchi suoi Che trovaron di maggio aspra pastura, Rode sè dentro (qui in locuz. figur.).
Esempio: Burch. Son. 2, 199: E io pappava allor com'un orsacchio.
Esempio: Cellin. Vit. 58: Me ne andai in su un mio cavallino salvatico, il quale io avevo. Questo aveva i peli lunghi più di quattro dita; era appunto grande come un grande orsacchio.
Esempio: Tass. Mond. cr. S. 270: Ma pur con lingua industre informa (l'orsa) e finge, Di fabbro in guisa, i suo' deformi orsacchi.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 2, 152: Virgilio.... solea dire, che partoriva i suoi versi more atque ritu ursino; perchè non contento d'averli partoriti, li ripuliva ad uno ad uno come l'orsa, che con la lingua scolpisce le membra de' suoi orsacchi.
Esempio: Card. Pros. 960: Qualche volta resisteva (l'abbozzo dei versi): e io vi tornavo intorno a sbalzi, come un orsacchio rabbonito, e mi v'indugiavo sopra ec.