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1) Dizion. 5° Ed. .
DESIATO e DISIATO.
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DESIATO e DISIATO.
Definiz: Partic. pass. di Desiare e Disiare.
Definiz: § I. E in forma d'Add. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante.
Esempio: E Dant. Purg. 33: Ma perchè tanto sovra mia veduta Vostra parola disiata vola, Che più la perde, quanto più s'aiuta?
Esempio: Petr. Rim. 1, 16: Così, lasso, talor vo cercand'io, Donna, quant'è possibile, in altrui La desiata vostra forma vera.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 70: Qual'ombra è sì crudel che 'l seme adugge, Ch'al desiato frutto era sì presso?
Esempio: Bocc. Laber. 73: De' molti pervennono molti al termine disiato.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 50: Ma diede speme lor d'aria serena La disiata luce di santo Ermo, Ch'in prua s'una cocchina a por si venne.
Esempio: Grazz. Rim. 2, 165: Quel buon nocchiero.... Che non s'arresta mai, finchè la nave Vede condotta al desiato porto.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 76: Nella stagione estiva, Se dal ciel pioggia desiata scende, Stuol d'anitre loquaci in secca riva Con rauco mormorar lieto l'attende.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 1, 4: Ma ben sete voi giunti desiati, Consiglier miei.
Esempio: Forteguerr. Cap. 202: Allor che la mia felice e cara Madre gli disse: O desiata figlia, Ecco quello che Iddio a' suoi prepara Albergo di purissima allegrezza.
Definiz: § II. Trovasi pure in forza di Sost., per l'Oggetto del desio, la Cosa desiderata. –
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 41: Poi ch'à il suo disiato, Diviene aspro e feroce.