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1) Dizion. 5° Ed. .
CONSUETO.
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CONSUETO.
Definiz: Add. Solito ad essere, ad accadere, ovvero ad esser fatto, trattato, praticato, adoperato, e simili; Ordinario.
Dal lat. consuetus. –
Esempio: Bocc. Laber. 46: Sono evidentissime e consuete cose.
Esempio: Comp. Mantell. 3: E ragunogli tosto com'un tuono Nella loro consueta compagnia.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 535: Era bene da trattenerlo (l'Imperatore) e fargli buon mercato di cerimonie estrinseche, e di simili onori consueti ad un simil principe.
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 5: L'intestino dopo i consueti avvolgimenti si conduceva a sboccare nella cloaca del podice.
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 362: Avverta però di prescegliere, fra i cibi consueti, quelli.... che ec.
Esempio: Pindem. Poes. 255: I consueti asili Là non cercaro invan gli ospiti augelli.
Esempio: E Pindem. Poes. 493: Tosto il rapiro a sè le consuete Del dì fatiche.
Definiz: § I. Detto di persona, vale Avvezzo a checchessia, Che è solito di fare o di patire una data azione; e usasi in costrutto con le particelle A e Di reggenti l'Infinito, espresse o sottintese. –
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 66: Andando, com'eran consueti, a visitare in prima la chiesa principale, riscontrarono... ser Benedetto.
Esempio: E Belc. F. Pros. 1, 96: Feciono festa, com'erano consueti.
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 52: La qual cosa quanto sia difficile a chi è consueto vivere in tanta superbia e tante delizie, ognuno facilmente lo può intendere.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 71: Tornarono tutte quelle cose, dalle quali la città era consueta di esser travagliata.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 212: Non sono consueta a scrivere cose particulare; e per questo abbiatemi per iscusata.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 215: Siccome noi, consueti a ricever le immagini degli oggetti dall'aria, diciamo che ec.
Esempio: Bart. D. Ital. 3, 44: Quivi tutto l'arredo era null'altro che una immondissima coltricetta, e per lettiera il suolo; ciò che al P. Landini, consueto di dormir su la terra, non peserebbe gran fatto.
Definiz: § II. In forza di Sost. Maniera solita, Costume o Modo solito; Consuetudine: onde la maniera, Secondo il consueto. –
Esempio: Savonar. Pred. 17: Li santi uomini hanno avuto per consueto, quando uno si scandalizza, lasciare prima calare la ira, e poi fargli la reprensione.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 349: Procedendo maturamente secondo il consueto suo.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 260: Essendo ella accorsa a sorreggerla, secondo il consueto: state ferma, le disse.
Definiz: § III. Ed altresì per Ciò che è solito farsi, Ciò che è secondo la consuetudine, rispetto alle cose o alle persone delle quali si parla. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 422: Mandasi questa.... per le mani di Giovanni Pandolfini; parte ad ore ventidue; dovete pagare il consueto.
Definiz: § IV. E per Colui che è avvezzo, abituato, a checchessia; ma è maniera di raro uso. –
Esempio: Bocc. Lett. 279: Universale regola è agli consueti, non fare passione gli accidenti.
Definiz: § V. Al consueto, posto avverbialm., vale Secondo che uno suol fare, o una cosa suol essere, accadere; Secondo il solito, Secondo il costume, e simili: più comunemente, Secondo il consueto. –
Esempio: Lipp. Malm. 7, 99: Ha fatto al consueto incanti nuovi.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 129: La favoletta di Platone.... è gentile al consueto di quel filosofo.