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1) Dizion. 5° Ed. .
MANGIATOIA
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MANGIATOIA.
Definiz: Sost. femm. Quel luogo della stalla, in forma di canale o di lunga cassetta, con la sponda anteriore di legname, costruito a ridosso di una delle pareti, nel quale si mette il mangime dinanzi alle bestie vaccine, o la biada dinanzi ai cavalli, e dove si pongono i vasi per abbeverare i detti animali, o dar loro i pastoni. Quando serve ai cavalli, muli ec., ha sopra di sè la rastrelliera, e dicesi anche Greppia. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. E. 99, 19: Sta oggi (Gesù) nella mangiatoia sì come in una sedia ed in una cattedra magistrale.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 398: Si deono pascere (i cavalli) ne' prati, con erba, e, nelle stalle, alle mangiatoie, di secco fieno.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 80: Ponendo quelli ceci nella mangiatoia, quei buoi, veggendogli, incominciarono a mugghiare.
Esempio: Vill. G. 312: I quali..., non avendo in loro pietà nè carità, la mano dal braccio gli tagliarono in su una mangiatoia di cavalli.
Esempio: Viagg. Terr. Sant. 358: Due gradi più bassi è il luogo dove Cristo fu posto nel presepio, cioè nella mangiatoia, tra l'asino e 'l bue.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 604: I' v'ho fatto fare in quella casa dirieto una mangiatoia e rastrelliera en su 'l pulito, che vi starà alla larga tre cavagli.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 149: Fa' che le stalle per le bestie vaccine e per i cavalli non sieno l'inverno fredde; fa' le mangiatoie gagliarde, acciò non gettin via quel che tu gli dai da mangiare.
Esempio: Bicc. S. Cat. Lett. 132: Eletto per suo palazzo una vile stalla, e per suo riposo una mangiatoia da animali.
Esempio: Soder. Agric. 176: Ai bovi si deono porre le mangiatoie più basse, perchè stando a giacere possano rugumare.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 284: Fatte fabbricare armi maggiori, e mangiatoie più alte da cavalli, e freni più pesanti, ec.
Esempio: Martin. T. V. 9, 373: Dove mancano i bovi, è vuota la mangiatoia.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 12: Si tien legato (il toro) alla mangiatoia con questi strumenti continuamente, lasciandogli solo il comodo di poter mettersi in terra al riposo, e non più lento nè più tirato.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Bocc. Lett. 44: Di quinci io con pochi entrava alla prima tavola;... ma nel cospetto mio sozza ed incomposita turba ruinava, senza comandamento aspettare, dove la fortuna gli concedeva. Ciascuno alla mangiatoia s'acconciava, desideroso del cibo.
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 3: Andossene alla città di Beleem, nel quale luogo, siccome savio animale, offerse sè a dimorare alla mangiatoia del Signore.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Fag. Comm. 4, 162: So come vanno tirati su i giovani, i quali son come i puledri, e come a questi, bisogna loro cavezza corta e mangiatoia alta, a volergli domare e ridurre ad essere ottimi cavalli di maneggio.
Definiz: § IV. Alzare ad alcuno la mangiatoia: maniera familiare, che vale Scemargli il vitto; e figuratam., Togliergli aiuto o favore. –
Esempio: Monigl. Cical. III, 1, 223: Simil metamorfosi osservasi talvolta nella vita dell'uomo, cui, se trapassata la stagione di prospera fortuna, perde la pasciona, e se gli alza la mangiatoia, quant'era dianzi baldanzoso e paffuto, si ravvisa macero e grullo.
Esempio: Magal. Lett. scient. 183: Nè importa che ciò segua sempre per un principio di ragione, bastando il timore, la minaccia, e, sopra ogni altra cosa, l'alzar la mangiatoia e il bastone.
Esempio: Fag. Comm. 1, 328: Quando non occorre, tu corri come un barbero. M. Oggi non ho questa virtù, perchè voi ci avete alzata la mangiatoia. E Fag. Comm. 5, 369: Fatta la sparizione agli abiti e alle gioie, alzata la mangiatoia, maltrattate di parole, e malconce di fatti, avverano pur troppo il proverbio che dice che chi si piglia per amore si tien poi per rabbia.