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Dizion. 4° Ed. .
OTRE, e OTRO.
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OTRE, e OTRO.
Definiz: | Pelle tratta intera dall'animale, e per lo più, di becchi, e di capre, serve per portarvi entro olio, e altri
liquori. Lat. uter. Gr. ἀσκός. |
Esempio: | E Mor. S. Greg. Lo nostro signore Dio si raccoglie, siccome
nell'otre l'acqua del mare. |
Esempio: | G. V. 6. 29. 2. Chi di loro con navi, e con loro cavalli, e con otri pieni di
vento si misero nel fiume. |
Esempio: | Franc. Sacch. rim. 38. La testa gli tagliò in tal delitto, Mettendola in un otro
pien di sangue, Dicendo: bei, se sete t'ha trafitto. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 299. Avea fra le pecore due becchi grandissimi, li quali uccisi,
e apparecchiai la carne per portare per la via, e delle pelli feci due otri. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 4. 90. Il quale sbalordito per lo peccato, e per lo popolo, che
gli gridava dietro rovere, sasso, otro, si fuggì a Ravenna (quì per Quel sacco, nel quale rinchiusi i parricidi
si gettavano in mare, il Lat. ha parricidarum poenas) |
Definiz: | §. Gonfiar l'otro, figuratam. vale Mangiare, e bere lautamente, Far tempone, Gozzovigliare. Lat.
comessari. Gr. κωμάζειν. |
Esempio: | Cecch. Esalt. cr. 4. 6. A dirvi il vero, i' ho gonfiato l'otro Alla reale, e
fattolo gonfiare A tre villani. |
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