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Dizion. 4° Ed. .
POSTILLA
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POSTILLA.
Definiz: | Diciamo a quelle Parole brevi, e succinte, che si pongono in margine a' libri, in dichiarazion del testo. Lat.
scholium. Gr. σχόλιον. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 2. 38. Una scrittura vi fu con postille atroci, o scure a' nomi
de' Cesari, o Senatori. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 3. 86. Deh non mi fare al testo altre postille. |
Esempio: | Buon. Fier. 4. 5. 6. Che le postille n'andasser disperse, Lucubrate da me con
tanto studio. |
Definiz: | §. Postilla. Lat. imago. |
Esempio: | Dant. Par. 3. Tornan de' nostri visi le postille Debili sì, che perla in bianca
fronte Non vien men tosto alle nostre pupille. |
Esempio: | But. ivi: Le postille, cioè le rappresentazioni, e figure. |
Esempio: | Com. Par. 3. Postilla è quella immagine nostra, che ci si rappresenta in acqua,
o in ispecchio, o altro corpo trasparente, o vuogli l'imagine della cosa specchiata della materia della cosa, che noi
vedemo, cioè la sua forma viene agli occhi nostri, o li raggi visivi vanno alla cosa veduta. |
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