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1) Dizion. 5° Ed. .
OBBROBRIO.
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OBBROBRIO.
Definiz: Sost. masc. Infamia, Disonore, Vituperio, procedente da grave colpa od accusa.
Dal lat. opprobrium. ‒
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 96: Li martiri sostennero tribolazione ed obbrobrio per tutto 'l mondo.
Esempio: S. Antonin. Lett. 138: Non ti dimenticare della passione amarissima e di sommo obbrobrio, per te sostenuta, acciò non sappi tanta ostica la tua piccola croce.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 99: De la passion di Cristo ogni misterio Contemplando n'andàr per tutti i tempj Ch'or, con eterno obbrobrio e vituperio A gli Cristiani usurpano i Mori empj.
Esempio: Segner. Mann. ag. 1, 2: Colui solamente è libero che non serve alle proprie concupiscenze, ma n'è signore. E questo è ciò che conseguisci con ubbidire a i precetti. Ti par però, che così belli vincoli sian di obbrobrio?
Esempio: Martin. T. V. 14, 113: Per amore del nome tuo non voler tu farci cader nell'obbrobrio, e non far patire a noi contumelie, che offendono il trono della tua gloria.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 121: Non sono punto.... più buoni di quello che sia lecito essere, senza meritare l'obbrobrio di questo titolo.
Esempio: Manz. Poes. 943: O stranieri! sui vostri stendardi Sta l'obbrobrio d'un giuro tradito.
Definiz: § I. E per Atto ingiurioso, villano; Ingiuria, Villania, Sfregio, recato ad alcuno. ‒
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 40: Profondità di amore mostrò, umiliandosi a portare li obbrobrj di Cristo.
Esempio: S. Ag. C. D. 3, 79: Quella infima turba delli altri essa oscurità li coperse, che non fossono affogati dalli obbrobrj.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 10: Santo Francesco e gli suoi compagni erano da Dio chiamati,... e però disideravano più di sostenere vergogne e obbrobrij per l'amore di Cristo, che onori del mondo, o riverenze, o lode umane.
Esempio: S. Cater. Lett. 1, 2: S'è riposata (l'anima) nella croce, e confortasi con le pene e con gli obbrobrj di Cristo crocifisso.
Esempio: Imit. Crist. 106: Tu medesimo (o Signore), ti se' degnato di venire all'uomo, e per amore di quello patire obbrobrj, villanie e molte necessità.
Esempio: E Imit. Crist. 112: Ma io t'ho perdonato (dice il Signore), imperocchè l'anima tua è stata preziosa nel mio cospetto; perchè tu conoscessi il mio amore e sempre fossi grato delli miei beneficj, e che sempre fossi subietto ed umile, e che portassi pazientemente ogni obbrobrio e dispregio.
Esempio: S. Antonin. Lett. 57: Credevano che fussi (Gesù) stato santo uomo e gran profeta, ma non Iddio e uomo, veduto morire con tanti obbrobrj.
Esempio: Savonar. Pred. 1: Quando tu di' che io cerco gloria del mondo, ti rispondo che molti sono più gli obbrobrj che ci sono fatti, che non è la gloria che acquistiamo quanto al mondo.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 298: Non solamente s'udivano querele contro al Governatore, ma ancora villanie e obbrobrj.
Definiz: § II. E poeticam. per Atto, o per Condizione, Stato, da vergognarsene, umiliante, disonorevole. ‒
Esempio: Martin. T. V. 1, 218: E concepì, e partorì un figliuolo, dicendo: Il Signore ha tolto il mio obbrobrio.
Esempio: E Martin. T. V. 4, 31: E il Signore disse a Giosuè: Oggi io ho levato da voi l'obbrobrio d'Egitto.
Esempio: Card. Poes. 1043: Vi sovvien, dice Alberto di Giussano, Che tornando a l'obbrobrio la dimane, Scorgemmo da la via l'imperatrice Da i cancelli a guardarci?
Definiz: § III. Figuratam. s'intende di persona, Che con la propria condotta rechi obbrobrio al corpo a cui appartiene, alla professione esercitata, e simili; e detto di atto o cosa, Che faccia vergogna, rechi scandalo, e simili.
Definiz: § IV. A obbrobrio di chicchessia o checchessia, e In obbrobrio, di chicchessia o checchessia, posto avverbialmente, vale A vergogna, In onta di quello, In modo da infamarlo, da fargli vergogna, e simili. ‒
Esempio: Dant. Purg. 26: Perchè non servammo umana legge.... In obbrobrio di noi, per noi si legge.... il nome di colei, Che s'imbestiò nell'imbestiate schegge.
Esempio: Vill. G. 195: La quale Terra di Granata tengono ancora di qua dal mare i Saracini, a grande obbrobrio e vergogna de' Cristiani.