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1) Dizion. 1° Ed. .
PATIRE
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PATIRE.
Definiz: Soggiacere all'operazione, ricever l'operar dell'agente. Lat. pati.
Esempio: Dan. Purg. 25. L'un disposto a patire, e l'altro a fare.
Esempio: E Dan. par. 4. Se violenza è, quando quel che pate, Niente conferisce a quel che forza.
Esempio: Amm. ant. Quello, che tu hai fatto, tu pati.
Definiz: ¶ Per sopportare, comportare, sofferire. Lat. pati, ferre.
Esempio: Bocc. n. 37. 11. La cui innocenza non patì, che sotto la testimonianza cadesse dello Stramba.
Esempio: E Bocc. Introd. n. 7. Anzi, o che natura del malore nol patisse, ec.
Esempio: E Bocc. nov. 69. 21. Il cuore non mi patirebbe per niuna maniera di vederti, ec.
Esempio: E Bocc. nov. 36. tit. Il podestà la volle sforzare, ella nol patisce.
Esempio: Cr. 9. 25. 3. Caldo quanto patir si potrà.
Esempio: Bocc. g. 3. p. 5. Quante, e quali, e come ordinate poste fossero le piante, che erano in quel luogo, ec. niuna n'è laudevole, la quale il nostro aere patisca, di che quivi non sia abbondevolmente [cioè ami, gli s'affacciano, pruovino in esso]
Definiz: ¶ E PATIRE, il diciamo frequentemente, per ricevere afflizione, e dolore, come:
Esempio: Esempio del Compilatore io patisco a vedere la tal cosa. Latin. angi, molestia affici.
Definiz: ¶ E anche diciamo, patire, di che che si sia, che riceva danno, e patimento, come:
Esempio: Esempio del Compilatore il muro ha patito, il grano ha patito, la campagna patisce.
Definiz: Patir d'una cosa, cioè averne carestia, come: patir di pane, di danari, e simili cose necessarie. Latin. egere, indigere.
Esempio: Bocc. n. 80. 18. Dunque tu hai patito disagio di danari? oh perchè non mene richiedevi tu?
Definiz: Patir freddo, caldo, dolore, e simili, vale essere afflitto da quelle cose. Lat. Frigore laborare.
Esempio: Boc. n. 77. 51. Ricordati del freddo, che tu a me facesti patíre.
Definiz: Non poter patíre uno, averlo a noia, non lo poter vedere. Lat. odio habere.
Esempio: Bocc. n. 100. 14. I sudditi non potevano patir quella fanciulla di lei nata.
Definiz: ¶ Diciamo anche patíre interessi: che vale essere obligato a pagare i meriti dell'accatto.
Definiz: ¶ Per ismaltíre, digerire. Lat. digerere, concoquere.
Esempio: Cr. 2. 6. 1. Dico, che la materia della foglia, in tutte le piante, è l'umore acquoso non ben digesto, alquanto patito, o vero digesto.
Esempio: E Bocc. lib. 5. 10. 16. Se troverrà lo stomaco mondificato, o vuoto d'umori, si patisce bene, e genera laudabil sangue.