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1) Dizion. 5° Ed. .
ESACERBAZIONE.
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Dizion. 5 ° Ed.
ESACERBAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'esacerbare e più spesso L'esacerbarsi, detto di dolore fisico, di malattia, di piaga, e simili; e detto particolarm. di febbre, vale Parossismo.
Dal lat. exacerbatio. ‒
Esempio: Red. Lett. 1, 213: Febbre lenta, la quale ogni sera fa la sua esacerbazione verso le 23 ore.
Esempio: Cocch. Cons. med. 1, 45: Con quella piccola e lenta febbre spesso ricorrente con quotidiana esacerbazione.
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 79: In essi quasi tutti la prima sola febbre, ed in alcuni pochi le sole prime tre, comparvero con freddo grande, o con leggieri brividi di freddo, ma tutte le altre ebbero la loro esacerbazione col caldo.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 238: Le circostanze particolari di cui ora parliamo erano come una repentina esacerbazione d'un mal cronico.
Definiz: § Figuratam. ‒
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 291: Onde santo Anselmo dice, che la confessione si dee fare con esacerbazione, cioè raggravare il peccato, e biasimarlo, quanto si può.