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Dizion. 5° Ed. .
OBLIARE e OBBLIARE.
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pag.345
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OBLIARE e OBBLIARE. Definiz: | Att. Porre in oblio; Non aver più in mente, Dimenticare; sia per il non sovvenirsi, sia per il non aver più cura o pensiero, di persona o di cosa. Voce più che altro propria del linguaggio poetico. |
Franc. oublier; provenz. oblidar; spagn. olvidar. ‒ Esempio: | Dant. Inf. 11: Per l'altro modo (di frode) quell'amor s'oblia Che fa natura, e quel ch'è poi aggiunto, Di che la fede spezïal si cria. | Esempio: | E Dant. Inf. 28: S'arrestaron nel fosso a riguardarmi, Per maraviglia obliando il martiro. | Esempio: | Rim. Ant. S. 116: No la posso obliare in alcun loco, Di sì amoroso foco m'ha allumato. | Esempio: | Petr. Rim. F. 143: Ma mentre tener fiso Posso al primo pensier la mente vaga, E mirar lei ed obliar me stesso, Sento Amor ec. | Esempio: | Bocc. Rim. 114: Deh! pietoso diventa Di me, che per altrui Te obliar non posso. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 7, 44: L'avea mandato all'isola d'Alcina, Perchè obliasse l'arme in quella corte. | Esempio: | Cas. Rim. 1, 37: Men vo.... obbliando Quel, che già Roma m'insegnò molti anni. | Esempio: | Tass. Rim. S. 11, 63: Oblia Rinaldo i pensieri egri e felli. | Esempio: | Varan. Vis. poet. 3: Ma se tutt'altre obblii, questa ch'io reco D'un'amichevol fede invitta prova Parli al tuo cor nelle sue furie cieco. | Esempio: | Fosc. Poes. C. 134: Piamente a queste Dee (alle Grazie) non favella chi la patria obblia. | Esempio: | Leopard. Poes. 153: Non potendo Felice in terra far persona alcuna, L'uomo obbliando, a ricercar si diero Una comun felicitade. | Esempio: | E Leopard. Poes. 163: In sul più vivo Incalzar degli assalti, Gl'inimici obbliando, acerbe gare Imprender con gli amici. | Esempio: | Giust. Vers. 21: Quasi obliando la corporea salma, Rapita in Quei che volentier perdona, ec. | Esempio: | Guadagn. Poes. 2, 273: Ne bevono a bicchier (dell'acqua di Lete) gli umanitarj, Ed il bene dei popoli si oblia. | Esempio: | Niccol. Poes. 2, 30: L'orror del loco, la pietà del padre, Vinsemi sì, ch'io t'obliai.... Perdona, Per pochi istanti io t'obliava. |
Definiz: | § I. E figuratam. ‒ |
Esempio: | Leopard. Poes. 119: Corre via, corre, anela,... Cade, risorge, e più e più s'affretta...; infin ch'arriva Colà dove la via E dove il tanto affaticar fu vòlto; Abisso orrido, immenso, Ov'ei precipitando, il tutto obblia. |
Definiz: | § II. Neutr. pass. obliarsi e anche in forma di Neutr. Dimenticarsi. ‒ |
Esempio: | Dant. Purg. 2: Così al viso mio s'affisar quelle Anime fortunate tutte quante, Quasi obbliando d'ire a farsi belle. | Esempio: | Car. Eneid. 4, 672: E se tu lo m'impetri, altro che morte Forza non avrà mai ch'io me n'obblii. |
Definiz: | § III. E figuratam. ‒ |
Esempio: | Car. Eneid. 2, 871: Qui, perchè si vedesse a morte esposto, Priamo non di sè punto obliossi, Nè la voce frenò, nè frenò l'ira. | Esempio: | E Car. Eneid. 3, 992: Ma nol soffrì senza vendetta Ulisse, Nè di se stesso in sì mortal periglio Punto oblïossi. | Esempio: | E Car. Rim. 5: Dille, mentre l'attendo e la desio, Mentre 'l suo nome sospirando invoco, Con che dolce memoria in lei m'oblio. | Esempio: | Gozz. Op. scelt. 5, 408: Or comune linguaggio hanno le piazze, La corte, i boschi.... E può la spaventata pastorella Da notturne ombre, da fragor di nembo,... Di se stessa obbliarsi, ed aver campo Di meditare e proferir sentenze, Filosofica testa, in tal periglio. |
Definiz: | § IV. Chi ben ama, non oblia. Proverbio di chiaro significato. ‒ |
Esempio: | Bocc. Filoc. 424: E' si suol dire: Chi bene ama non mai oblia. |
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