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1) Dizion. 5° Ed. .
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Definiz: Sost. masc. Quantità di fogli stampati, o manoscritti, e anche bianchi, riuniti e legati insieme, sì che formino un volume, con coperta di carta, cartone, tavole, od altra materia.
Dal lat. liber. –
Esempio: Cresc. Agric. 299: I libri e i panni da topi e da tignuole sicuri rende (l'assenzio), e lo inchiostro e le carte da corrosione e da corruzione.
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 167: Tutti sappiamo che 'l libro non è altro che pelli d' agnello ben rase, legate fra due tavole, ed è scritto, quasi per tutto, di lettere nere, ma li principali capoversi sono lettere grosse vermiglie.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 143: Tutti vestiti co' camici e co' pieviali, con libri in mano,... cantando andavon per questo corpo.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 141: Chi bramava un libro bello e corretto, procacciavasi averlo di sua mano.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 474: Quando interveniva che si potessino avere le copie de' libri e non i libri, le scriveva di sua mano.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15. 13: La Fata.... Un bello ed util libro gli avea dato, Che per suo amore avesse ogn'ora allato.
Esempio: Varch. Stor. fior. 2, 208: Prese.... la cura di conservare i libri della libreria di San Lorenzo.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 65: Con una man picciola verga scote: Tien l'altra un libro, e legge in basse note.
Esempio: Menz. Sat. 71: Perchè de'libri il frontespizio ha letto, Si crede esser fra' dotti annoverato.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 75: Qui se un libro stampiam di più d'un foglio, Grida ognun: costa troppo! non lo voglio.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 521: Don Ferrante passava di grand'ore nel suo studio, dove aveva una raccolta di libri considerabile, poco meno di trecento volumi.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Dant. Vit. nuov. 55: In quella parte del libro della mia memoria, dinanzi alla quale poco si potrebbe leggere, si trova una rubrica, la quale dice: Incipit Vita nova.
Esempio: E Dant. Rim. 102: Lo giorno che costei nel mondo venne, Secondo che si trova Nel libro della mente che vien meno, La mia persona parvola sostenne Una passïon nuova.
Esempio: E Dant. Parad. 23: Udi' questa profferta, degna Di tanto grado, che mai non si stingne Del libro che il preterito rassegna.
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 168: Ecco, adunque come Cristo è libro, nel quale è abbreviata tutta la scrittura; e nel quale ogni persona, secolare ed idiota, può leggere apertamente ogni perfetta dottrina.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 634: Del libro che 'l preterito rassegna; cioè rappresenta lo passato, cioè delia memoria mia, che come libro rappresenta lo passato.
Esempio: Tass. Lett. 1, 193: Quel ch'io discorro in generale de l'allegoria, non l'ho trovato scritto non in alcun libro stampato, ma nel libro de la mente.
Esempio: Segner. Incred. 55: Voglio.... che voi.... consideriate come egli (il cielo) mostraci i principali attributi del suo Fattore; con la vastità, la potenza: co' i moti, la sapienza; e con gl'influssi benefici, la bontà. Ed appunto a questi tre capi possiamo dir che riducasi il contenuto di sì gran libro.
Esempio: Capp. Longob. 183: Le genti latine pagarono quello che avevano debito, e che era scritto nel grande libro della universale giustizia.
Definiz: § II. Libro, vale altresì Opera scritta in prosa o in versi, e di considerevole mole. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Galeotto fu il libro e chi lo scrisse.
Esempio: Petr. Rim. 2, 181: Poi vidi Ersilia con le sue Sabine, Schiera che del suo nome empie ogni libro.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 275: Disse Dante: Tu canti il libro e non lo di' com'io lo feci.
Esempio: Tass. Lett. 1, 103: Leggole il mio libro; e sono ogni giorno con lei molte ore in secretis.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 440: Libri ben da sollazzo gli cred'io. Possono esser libri piacevoli e insieme utili e fruttuosi.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 21: In che volete voi che i libri abbiano fatto utilità agli uomini? O nel vivere più comodamente, o nell'essere meglio accostumati.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 328: È forza che così venga in odio qualunque libro, come ogni parlatore insaziabile.
Esempio: Giust. Vers. 333: Il fare un libro è meno che nïente, Se il libro fatto non rifà la gente.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 524: Il libro in cui si trovan racchiuse e come stillate tutte le malizie, per poterle conoscere, e tutte le virtù, per poterle praticare.
Esempio: Capp. Econ. 340: Che il prezzo dei salarj non salga per altre cause, se non per l'incremento dei capitali, i quali compongono la ricchezza di uno Stato, è concorde sentenza ed evidente dimostrazione in tutti i libri degli economisti.
Definiz: § III. Libro, si costruisce con un compimento indicante il titolo o la materia di esso, retto dalla particella Di. –
Esempio: Dant. Conv. 221: Onde ciò fare ne comanda il libro delle quattro Virtù cardinali.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 117: Ma l'altre cose, che di sopra abbiam dette, son tutte del miglior secolo, e bello e puro idioma, e a quel libro degli Ammaestramenti degli antichi, che s'è da noi mentovato, nell'opera del suono, s'avvicinano a qualche grado.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 227: Chi mi favorisce alla bottega.... Mi prega d'un Lunario, e non mi prega D'un libro di moral.
Esempio: Lambr. Dial. Istr. I: Questo libro dell'Istruzione, tante volte promesso, viene ora in luce nella sua intierezza.
Definiz: § IV. Prendesi anche per Ciascuna delle parti principali in cui è divisa un'opera ed altresì per Ciascun canto di un poema. –
Esempio: Ristor. Comp. Mond. 33: E qui si termina e finiscesi il primo libro dell'essere del mondo.
Esempio: Dant. Conv. 381: Nella parte dell'Eneida.... la quale parte comprende il quarto e 'l quinto e 'l sesto libro dell'Eneida.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 83: Valerio Massimo, libro secondo.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 218: Li dieci predicamenti dell'occhio detti di sopra, ragionevolmente sono li dieci libri in che io parto la mia pittura, ma luce e tenebre sono un sol libro che tratta di lume e ombra, e fassene un medesimo libro, perchè l'ombra è circondata, ovvero in contatto del lume.
Esempio: Deput. Decam. Proem. 28: Una traduzione de' cinque ultimi libri della prima Deca di Livio.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 160: Mi ricordo quanto fosse unto, stracciato e sudicio quel quaderno, dove avevi scritto il primo libro della vita di S. Francesco di Sales.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 222: Utilissime sono le regole prescritte dal signor cavalier Newton, e poste in fronte al terzo libro de' suoi Principi matematici della filosofia naturale.
Esempio: Giord. Op. 1, 337: Sa ancora che Dionigi distese la sua grande opera in venti libri.
Esempio: E Giord. Op. 2, 221: A que' suoi ventiquattro libri (del poema del Trissino), piuttosto eruditi che poetici.
Definiz: § V. Libro, si tace talora, per ellissi, davanti al numero indicante alcuna delle parti principali in cui l'opera è divisa. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 77: Altra rissa, altra zuffa era la mia, Di quella tua che tu, Properzio, scrivi Io non so in qual del secondo Elegia.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 324: Avendo (Livio) detto nel quinto essersi rinforzata la guerra ec.
Esempio: E Borgh. V. Disc. 327: Livio, che nel primo gli chiamò apertamente consanguinei de' Veienti.
Esempio: Segn. Agn. Lez. 27: Avendo il medesimo nel secondo della Republica detto che i poeti imitano anche gli iddii, non può poi intendere che i poeti non imitino altro che uomini.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 123: Ottavia, udendo Virgilio leggere il sesto dell'Eneide, ec.
Definiz: § VI. Libro, si usò per Copia o Esemplare di un'opera. –
Esempio: Red. Lett. 1, 358: Dica al libraino.... che venga a prendere dodici libri del mio Ditirambo, e che quanto prima gli leghi alla rustica in cartapecora.
Esempio: E Red. Lett. 2, 57: Questa settimana si comincerà a stampare il mio Ditirambo; quando sarà terminato, V. S. ne avrà un libro.
Definiz: § VII. In senso particolare, indica Registro fatto a foggia di libro, in cui si segnano via via o le partite del dare e dell'avere, od altre notizie concernenti un'amministrazione, un ufizio, e simili. –
Esempio: Stat. Art. Calim. I. 1, 6: Nel tempo che fosse chiamato Consolo, faccia l'arte residente, così elli come i suoi compagni, con bottega overo fondaco e libro.
Esempio: Manett. A. Op. stor. 13: Come! non hai a fare nulla meco? sì, ch'io non conosco Matteo mio debitore!... io t'ho scritto in sul libro.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 29: Nel 1324 morì in S. M. Novella di Fiorenza.... un fra Barone de' Sassetti, del quale a' libri di detti frati, dove tengono conto de' loro morti, si trova fetta questa memoria.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 473: Avendo con ogni diligenza ridotto in iscritture i conti di quanto avea maneggiato, e fattine due libri, non potè nè l'uno aè l'altro salvare.
Esempio: Legg. Band. C. 3, 156: E per dichiarare il modo di tenere il detto libro grosso dell'offizio, ha ordinato che il presente reggente di tale libro.... sia tenuto e debba ragguagliare e ridurre in bilancio perfetto i libri dell'offizio del tempo passato, ponendo in debito o credito tutto quello è scritto in detti libri quale non fussi referito, ragguagliato.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 113: Restano tuttavia debitori per la somma di circa scudi settemila ai libri delle soppresse Arti della città di Firenze.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 260: I fiorini di questo sigillo divennero ben subito moneta di banco, colla quale si tenevano le ragioni e si scritturavano i libri.
Esempio: E Targ. Tratt. Fior. 279: In uno spoglio di cartapecore e libri antichi dello spedale di S. Paolo de' Convalescenti, esistente nel Codice CCCX dei Manoscritti della Biblioteca Gaddiana, ho trovato ec.
Definiz: § VIII. In locuz. figur. –
Esempio: Fr. Gid. Espos. Vang. volg. 63: Il tempo del sonno iscrivilo al libro delle spese perdute; ma quello della vigilia è iscritto nel libro della entrata a guadagno.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 129: Ve ne son trecento [ducati] O più, a me per cortesia donati Da duoi che soli son per me prelati; Ambeduoi registrati Nel libro del mio cuor ch'è in carta buona.
Definiz: § IX. Term. dei Botanici. La parte più interna della corteccia di un albero, aderente all'alburno. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 122: Conciosiachè questa voce di libro, secondo il suo vero significato, dinoti la sottile scorza de gli alberi, su la quale, risecca e spianata, i buoni antichi scrivevano.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 369: Alburno. Quella parte della pianta, ch'è fra il libro e la materia.
Esempio: Targ. Viagg. 7, 335: In questi pedali (d'avorniello) osservai che la corteccia non era, come ne' teneri polloni e rami, distinta chiaramente in cuticola e libro, o cute colle sue fibre legnose.
Esempio: Manett. Mem. Frum. 161: I Lapponi raccolgono le scorze interiori del pino, o sia quella parte di esse dai botanici chiamata libro, indi minutamente le tagliano, ec.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 403: Questa (la corteccia) dividesi parimente in due parti ben distinte; la più interna aderente all'alburno, che vedesi formata di parecchi strati sottili e pieghevoli, la di cui riunione può paragonarsi a tanti fogli sovrapposti, d'onde prese il nome di libro; e la più esterna, ec.
Definiz: § X. Libro corale. –
V. Corale, § II.
Definiz: § XI. Libro mastro, o libro maestro. –
V. Maestro, adiettivo.
Definiz: § XII. Libro nero, chiamasi volgarmente Il libro della polizia, dove si trovano registrati i nomi dei malfattori, rei o sospetti.
Definiz: § XIII. Libro pubblico o del pubblico, Vale quel Libro o Registro, nel quale i magistrati o gli ufficiali di un Comune, o di uno Stato, scrivono le cose relative alfa loro amministrazione, e che risguardano il pubblico. –
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 272: Vi era altresì il Fiorino di Camera, il Fiorino di buoni, ed il Fiorino di moneta, co' quali erano scritturati certi libri del pubblico.
Esempio: E Targ. Tratt. Fior. 481: I libri pubblici della nostra città non ci somministrano.... memorie sicure circa alle monete prima dell'anno 1296.
Definiz: § XIV. Libro verde, chiamasi, dal colore della coperta, Il libro dei documenti diplomatici che il Governo italiani, rende di pubblica ragione per giustificare il proprio operato nelle relazioni colle Potenze estere, a similitudine, di quello che fanno gli altri governi, i cui libri sono appellati dal diverso loro colore.
Definiz: § XV. Libro a mano. –
V. Mano.
Definiz: § XVI. Libro a penna. –
V. Penna.
Definiz: § XVII. Libro da coro, lo stesso che Libro corale. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 4, 25: Sono di mano di fra Giovanni nel suo convento di S. Marco di Firenze alcuni libri da coro miniati, tanto belli, che non si può dir più.
Definiz: § XVIII. Libro de' conti. –
V. Conto, § XI.
Definiz: § XIX. Libro del chiodo. Così è intitolato un Libro che si conserva nell'Archivio fiorentino di Stato, dove sono registrate le condanne degl'individui e delle famiglie ribelli del Comune di Firenze; da un chiodo rilevato di ferro, fermalo all'esterno dell'asse posteriore. –
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 26: Apparisce questa memoria al libro del Chiodo 73.
Esempio: E Sassett. Fr. Notiz. 30: Al libro del Chiodo.... si trova che ec.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 556: Nel libro detto del Chiodo che si conserva qui nella Parte, si legge ec.
Definiz: § XX. Libra del Debito Pubblico, o Gran libro, del Debito Pubblico, chiamasi la Serie dei registri dove sono inscritte le rendite intestate a persone particolari, a corpi o enti qualsiensi, ai quali se ne rilascia speciale certificato; ed altresì Quella donde si staccano le cartelle di rendita, che non hanno nome, di possessore, e perciò possono passare liberamente da una mano all'altra.
Definiz: § XXI. Libro della vita, dicesi, con modo biblico, Il numero degli eletti, Tutt'insieme gli eletti, alla vita eterna; onde le frasi Scrivere alcuno nel libro della vita, o Cancellarlo, e simili, dal libro della vita, che valgono Collocarlo nel numero degli eletti, o Toglierlo da esso. –
Esempio: Bibb. N. 10, 498: Quel che vincerà, così sarà vestito di vestimenta bianche, e non desfarò il nome suo del libro della vita, e confessarti il nome suo dinanzi al Padre mio, e dinanzi alli suoi angeli.
Esempio: Nard. Vit. Giacom. 76: Oltre a che la vera gloria del Cristiano, è l'essere descritto in quel santo libro della beata vita perpetua.
Definiz: § XXII. E scherzevolmente per La vita mortale; onde la frase Essere cancellato o raso dal libro della vita, per Esser morto. –
Esempio: Grazz. Rim. V. 51: Son tre poeti, con tuoi gravi danni, Del libro della vita stati rasi.
Definiz: § XXIII. Libro d'entrata e d'uscita. –
V. Entrata, § XXVII.
Definiz: § XXIV. Libro del quaranta, vale, scherzevolmente, Tutte insieme le carte da giuoco; chiamate così dall'essere il mazzo che serve pei giuochi più comuni di quaranta carte. E si disse anche Libro sciolto, dall'essere le carte non legate insieme come nei veri libri. –
Esempio: Sassett. Lett. 85: Andatisene a comperare un libro sciolto e de' moccoli, se ne tornorno poi di soppiatto, e si dierono su per la scala a giucare.
Esempio: Menz. Sat. 115: Sa me' di te chi al libro del quaranta Acceso è debitore.
Definiz: § XXV. Libro de' sogni, chiamasi Quel libretto cabalistico che indica a chi lo consulta i numeri da giocarsi al lotto in relazione alle cose vedute in sogno, a disgrazie accadute, ad avvenimenti pubblici fausti o infausti, e simili. –
Esempio: Giust. Vers. 224: La sacca d'un gioiello avea provvista;... Cosa che serve per tutti i bisogni; E questa perla era il Libro de' Sogni.
Definiz: § XXVI. Libro di devozione, o delle devozioni. –
V. Devozione, § XV.
Definiz: § XXVII. Libro di lettura, chiamasi Il libro che contiene autori, o passi di autori, da leggersi nelle scuole per esercizio.
Definiz: § XXVIII. Libro di maestro di liuto, si disse per Libro da musica. –
Esempio: Lipp. Malm. 4, 63: Se al viso fossemi venuto (l'uccel grifone), Con essi (gli artigli) mi lasciava assai più righe D'un libro di maestro di liuto, E d'una stamperia di falsarighe.
Esempio: Not. Malm. 1, 378: Libro di maestro di liuto. Intendi libro da musica, che son pieni di righe, affine di scrivervi sopra le note musicali.
Definiz: § XXIX. Libro di testo, chiamasi Il libro che contiene i precetti di una scienza o di un'arte, e che si tiene a fondamento delle lezioni che si danno su quella materia.
Definiz: § XXX. Libro di zecca. –
V. Zecca.
Definiz: § XXXI. Libro d'oro, chiamasi quel Libro, nel quale si registravano, in molte delle nostre città, i nomi de' nobili, le nascite, i matrimonj, e le morti loro; onde derivò la frase Essere scritto nel libro d'oro, per Esser nobile. –
Esempio: Pap. L. Comment. 3, 136: Con incredibili festeggiamenti abbruciato in Venezia il libro detto d'oro, abbruciate tutte le ducali insegne, ec.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 429: Uscito il corteggio da San Marco ed in piazza tornatosi, dove promiscuamente e Francesi e Veneziani intorno all'albero già ballavano, ardevano il libro d'oro e le altre insegne ducali, ec.
Definiz: § XXXII. Libri parrocchiali, chiamatisi quei Registri di stato civile, che ogni parroco è obbligato di tenere, e sui quali deve registrare tutti gl'individui che abitano nel territorio di sua giurisdizione, con l'età e la condizione di essi, i matrimonj, le nascite e le morti, che di mano in mano avvengono nella sua parrocchia; i quali perciò, dall'ufficio a cui sono destinati, prendono nomi varj, come Libro dell'anime o dello stato d'anime, Libro dei battesimi, Libro de' matrimonj, dei morti, e simili. –
Esempio: Targ. Valdin. 1, 349: Il signor dottor Nenci è più a portata di me, per verificare dai libri de' morti delle indicate parrocchie, il numero preciso de' morti in quell'epidemia.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 309: Ella Mea nominossi, ed egli Gosto, Come fa fede il libro del Proposto.
Definiz: § XXXIII. Cantare al libro, o a libro, o Sonare, al libro, o a libro, vale Cantare, o Sonare, col libro della musica sott'occhio. –
Esempio: Castigl. Corteg. V. 87: Bella musica.... parmi il cantar bene a libro, sicuramente e con bella maniera.
Esempio: Don. Music. Scen. 245: Mi stomaco quando mi sovviene d'alcuni che ho udito o soli o accompagnati al libro cantare, non curanti che alcuna delle loro parole compresa sia.
Definiz: § XXXIV. Cantare a libro aperto o ad aperta di libro, o Sonare, a libro aperto, e più comunemente ad aperta di libro, vale Cantare, o Sonare, all'improvviso, a prima vista. –
Esempio: Don. Annot. Music. 29: Pretendeva di poter sonare sopra il suo ribecchino, a libro aperto, tutto quello che gli antichi tuoni ci possono mai somministrare.
Definiz: § XXXV. Chiudere un libro. –
V. Chiudere, § XVI.
Definiz: § XXXVI. Dare libro e carte, vale, scherzevolmente e figuratam., Dare informazioni esatte intorno ad alcuno o ad alcuna cosa. –
Esempio: Lipp. Malm. 5, 29: Così, poich'ebbe dato libro e carte, Entra nell'un vie un che non ha fine.
Esempio: Not. Malm. 1, 410: Dar libro e carte è Dare esatta notizia d'alcuno. Viene da coloro, i quali avendo debito co' Magistrati, son mandati in esazione a' Ministri forensi, alli quali Ministri i Magistrati mandano il contrassegno del libro, nel quale è scritto il debito di quel tale, il nome e casato di esso, l'origine e somma del debito, ed a quante carte è la sua partita: e questo si dice Dar libro e carte; che, passato in proverbio, significa dar notizia chiara ed esatta d'alcuno: o palesare chi abbia fatta un'azione, per altro occulta.
Definiz: § XXXVII. Far libro, valse in Firenze lo stesso che Far tutto un corpo de' diversi debiti che aveva il Comune, e determinarne l'interesse, descrivendo tutti essi debiti in un libro solo; Far monte. –
Esempio: Stef. March. Istor. 7, 106: Nel detto anno volendo il Comune (di Firenze) provvedere chi avea sovvenuto alla guerra, vide tutto ciò elle pagato aveano i cittadini, e trovossi essere circa cinquecento settantamila fiorini, de' quali fatto libro, assignò a cinque per 100 1'anno pagando ogni mese la rata, e assegnolli sopra le gabelle del Comune.
Esempio: E Stef. March. Istor. 10, 47: Nel detto anno e mese e di si contenne una riformagione, che lo estimo pagato, e che si pagasse, si dovesse fare libro, e 'n quello scrivere chiunque pagasse o pagato avesse, e che per insino a cinque anni non si potesse nullo interesso dare, ma da' cinque anni indietro si desse quello interesso che si diliberasse.
Esempio: 239: Sono i licci legati alle calcole, e per ogni staffa de' licci passa un filo dell'ordito, onde essendo due gli ordini dell'ordito, due sono i licei, e le calcole due.
Esempio: Marchett. Lucrez. 351: Solo il ferro a preparare è buono Li stromenti da tessere, e non ponno Farsi per altra via tanto pulite, Le fusa, i subbj, i pettini, le spole, Le sbarre, i licci e le sonanti casse.
Esempio: Salvin. Iliad. 625: Come quando Di bella donna al petto egli è il traliccio, Che assai ben colle mani ella distende Il penero traendo fuor del liccio, E lo tien presso al petto.
Definiz: § E per Filo di liccio; e in più largo senso, Filo, Cordicella di liccio, Spago, e simili. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 92: Una lorica fatta ed incatenata di maglie d' oro a tre licci (qui per similit.).
Esempio: Bard. P. Avinav. 12, 32: Gli occhi allor verso il palco alzare ardiscono, Mirando di lassù soave e piano, Attaccato a un canapo di liccio, Sopra il capo lor scendere un graticcio.
Esempio: Salvin. Elog. 8, 63: Tre in prima a te questi diversi licci Di tre color circondo.