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1) Dizion. 5° Ed. .
MAMMELLA
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MAMMELLA.
Definiz: Sost. femm. Ciascuna delle protuberanze carnose e glandulose, che sono nel petto degli animali mammiferi, e che nella femmina servono alla secrezione del latte per nutrimento dei proprj parti; Poppa.
Dal lat. mammilla, diminutivo di mamma. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 17: Che ciascuna di loro (delle amazzoni) dovesse avere tagliata la dritta mammella, per portare lo scudo alle battaglie, se mestiero facesse.
Esempio: Dant. Conv. 374: Sì tosto com'è nato, lo figlio alla mammella della madre s'apprende.
Esempio: S. Bern. Contempl. 40: Beate quelle che non partoriscono, e li ventri che non concepettero, e le mammelle che non hanno lattato.
Esempio: Poliz. Rim. C. 344: Le picciole mammelle Paion due fresche rose Di maggio, glorïose In su 'l mattino.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 271: La latitudine del petto porge gran maestà a tutta la persona; dove sono le mammelle, come due colline di neve e di rose ripiene.
Esempio: Car. Long. 20: Ed ancor sonnacchiosa, gli occhi stropicciandosi e 'l petto raffazzonandosi, si sentì la cicala tramezzo le mammelle gracchiare.
Esempio: Speron. Op. 2, 484: Dunque contra natura la mala femmina, poichè fu gravida nel suo corpo, e col suo corpo portò e partorì il suo portato, ed ha mammelle da nutricarlo, il fa nutrir dell'altrui.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 59: Una intanto rizzossi, e le mammelle E tuttociò che più la vista alletti Mostrò dal seno in suso aperto al cielo.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 1, 486: Tutte le vacche.... che hanno effettivamente questi peli gialli, congiunti ad una pelle molto sottile e ad una specie di forfora che si stacca facilmente dalla superficie delle mammelle, sono infallibili nella qualità e nella quantità del latte.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Collaz. SS. PP. 112 t.: Per considerazione della carità, sanza la quale neuno merita d'avere Iddio, si sottopone quasi come una balia, ancora dava il latte colle mammelle del vangelio, non recusava d'essere ispartito da Cristo, ec.
Definiz: § II. Poeticam. trovasi per Lato, Parte, Mano. –
Esempio: Dant. Inf. 17: Però scendemmo alla destra mammella.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 451: Alla destra mammella, cioè in ver man ritta.
Definiz: § III. Fin dalle mammelle, pure poeticam., vale Fin dalla prima infanzia; comunemente Fin dalle fasce, Fin dalla culla. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 58: È questo quel che l'osservate stelle.... Di te promesso sin da le mammelle M'avean?
Definiz: § IV. Avere alle mammelle, o alla mammella, una creatura, vale poeticam. Allattarla; comunemente Avere a petto. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 11, 79: Aveva un figliuolino alla mammella.
Definiz: § V. Bagnar la lingua alla mammella, vale poeticam. Essere nella prima infanzia, Essere a latte. –
Esempio: Dant. Parad. 33: Omai sarà più corta mia favella, Pure a quel ch'io ricordo, che d'infante Che bagni ancor la lingua alla mammella.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 867: Che d'un fante, cioè d'un fanciullo, Ch'ancor; cioè lo quale ancora, bagni la lingua, cioè sua, a la mammella; cioè a la puppa della sua nutrice, cioè che bea ancora la puppa.
Definiz: § VI. Dare le mammelle a una creatura, vale figuratam. Allattarla. –
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 52: O Iddio volesse che m'avesse in altro trasmutato quel dì quando mia madre mi dava le mammelle, acciocch'io non vedessi tanti mali!
Esempio: E Arrighett. Avvers. Fort. volg. 55: Io, nutrice ingegnosa, prima diedi le mammelle a Dario, poi le battiture.
Definiz: § VII. Lasciar la mammella, vale Uscir d'infanzia. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 247: Dal dì che la mammella Lasciai.
Definiz: § VIII. Togliere dalla mammella, riferito a bambini, vale poeticam. Divezzare, Slattare. –
Esempio: Tass. Gerus. 1, 59: Pria che fusse Tolto quasi il bambin dalla mammella, Matilda il volle, e nutrieollo e instrusse Nell'arti regie.