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Dizion. 5° Ed. .
AMAREGGIARE.
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AMAREGGIARE. Definiz: | Att. Rendere amaro, Fare amaro. − | Esempio: | Ar. Orl. fur. 3, 62: Di ciò dirti più innanzi non accade: Statti col dolce in bocca, e non ti doglia, Ch'amareggiar al fin non te la voglia. | Esempio: | Segner. Crist. instr. 2, 264: Adoperate qual fiele volete voi: non vi riuscirà mai con esso di amareggiare per sempre un'acqua manante. |
Definiz: | § I. E figuratam. − | Esempio: | Dat. Oraz. I, 2, 166: Ogni dolcezza era amareggiata per tal mancanza, e difettose ed ingrate risonavano all'orecchie de' vassalli affezionati le trionfali e felici acclamazioni che si facevano alla Casa Reale, senza il nome tanto aspettato del novello Delfino. |
Definiz: | § II. E pur figuratam. Affliggere, Addolorare, Recar disgusto. − | Esempio: | Cavalcant. Rim. 20: Questo tormento dispietato e fiero, Che struggendo m'incende ed amareggia. | Esempio: | Fiacch. Fav. 1, 99: Non ci lagniam de' mali, Perchè son usi amareggiar sovente I nostri dì mortali. |
Definiz: | § III. In forma di Neutr. Divenire amaro, Farsi amaro. − | Esempio: | Buonarr. Fier. 3, 2, 8: Tu hai 'n corpo Qualche boccon della medesma pasta, Che ti fa 'l gusto amareggiar. |
Esempio: | Menz. Sat. 198: O pur ti senti amareggiar la strozza, Come se dessi verbigrazia un tuffo In una d'aloè piena tinozza. |
Definiz: | § IV. E detto di fiume che sbocca in mare, per Farsi amaro, Divenir salso. − | Esempio: | Ar. Orl. fur. 8, 26: La fune indi al viaggio il nocchier sgroppa, Tanto che giunge ove nei salsi flutti Il bel Tamigi amareggiando intoppa. |
Definiz: | § V. Neutr. pass. amareggiarsi Farsi amaro, e figuratam. Crucciarsi, Sentir dispiacere. − | Esempio: | Segner. Mann. giugn. 19, 5: E non ha giusta ragione [il Signore] di amareggiarsi, se vegga che tu diffidi? | Esempio: | E Segner. Crist. instr. 3, 156: Questo scandalo è l'amareggiarsi, che fa tutto il paradiso di un attentato così orgoglioso. | Esempio: | E Segner. Crist. instr. 3, 237: Vi amareggiate del sacerdote medesimo, come di troppo noioso ne' suoi ricordi. |
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