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CASTAGNO
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CASTAGNO.
Definiz: Sost. masc. Nome generico di quell'Albero grande che prospera nelle montagne non tanto fredde, e che fa le castagne; detto dai Botanici castanea vesca. Se ne conoscono varie specie. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 216: Il castagno è arbore noto, e sonne di due maniere, dimestiche e selvatiche.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 230: Ulivi e nocciuoli e castagni, de' quali la contrada è abbondevole.
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 376: Dal robusto castagno e salcio aquoso.... Prenda i rami da poi, che sian sostegno Alle sue membra.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 228: Amano molto più i castagni le montagne che le pianure, imperocchè di lor natura si godono del freddo: e per questo si vede che molto più allignano al settentrione ed all'opaco, che altrove.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 96: Benchè non sia facile di determinare quante specie di castagni si trovino, nonostante le principali e più note son le seguenti. La somma divisione si è in salvatici e domestici; questi poi si suddividono, secondo i vocaboli del Pistoiese, in marroni, carpinesi o carraresi, pastinesi, rossoli, fronzoli, brandigliani e ballotti.
Definiz: § I. E pel Legno del castagno. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 28: Il castagno con maravigliosa saldezza dura ne' campi e ne' tetti, e ne' lavorii che si fanno dentro.
Esempio: Uzzan. Prat. Merc. 31: Assi, tavole, panconi di castagno, pero, acero.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 46: Per fare asse, dicono che sono inutili il castagno, l'olmo e il frassino, perchè si fendono facilmente; e se bene si fendono adagio, si fendono pur agevolmente.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 101: Le schegge del castagno, specialmente d'alcune specie, hanno uso per colore nelle tintorie; e similmente la segatura, messa in fusione, produce un buonissimo inchiostro.
Esempio: E Lastr. Agric. 2, 107: I quali [fabbri] per tirare il ferro dolce, non adoprano altro che carbone di castagno.
Definiz: § II. Castagno d'India, nome d'un Albero grandissimo usato solo per ornamento di viali, boschetti od altro, il quale produce frutti simili alle castagne, ma amarissimi e non mangiabili. È l'aesculus hippocastanum dei Botanici.