Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
COGLIONE.
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COGLIONE.
Definiz: Sost. masc. Testicolo; ma oggi è voce triviale e indecente.
Dal lat. coleus, e questo dal gr. κολεύς. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 5, 43: Hae sì quell'uso [l'asino salvatico], che quando vede che nessuno (alcuno) figliuolo gli nasca maschio, incontinente gli corre a dosso per levarli li coglioni, se la madre non se ne prende guardia.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 407: Se i coglioni del cavallo son molto grandi, è più rustico.
Esempio: Guglielm. Piac. Chir. volg. 160: Vagliono.... alla infiagione e al dolore de' coglioni.
Definiz: § I. Figuratam. dicesi per ingiuria ad Uomo da poco, balordo, o, come anche con voci più decenti si dice, Cordone, Minchione, Corbellone, Corbello. –
Esempio: Menz. Lett. 33: Questi coglioni riformatori del mondo mi fan pur tanto ridere.
Esempio: Bertin. R. Rim. burl. 3, 253: L'ho colla sorte: e questo è il caso mio, Perchè voglia arricchire ogni coglione, Eccetto me, che son coglione anch'io.
Esempio: E Bertin. R. Rim. burl. 3, 264: Dunque ne' versi miei non son padrone Di poterci cacciar quel che mi pare? Dunque n'ho a render conto alle persone? Arei ben del coglione.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 467: Si chiama coglione un uomo sciocco, goffo e ridevole; servendosene, per ingiuriare anche gli uomini onesti, la plebe più sozza, più disonesta e sboccata.
Esempio: Saccent. Rim. 2, 158: Cercar l'altezza e ritrovarsi in terra Vidi più d'un coglion per via di Corte.
Definiz: § II. Coglioni de' baluardi, si dissero, ma probabilmente in modo scherzevole, quelli che comunemente diconsi Orecchioni. –
Esempio: Magg. Fortif. 29 t.: M'ero quasi dimenticato di parlare degli orecchioni de' baluardi, chiamati da alcuni musoni, e in Toscana detti con voce disonesta coglioni; i quali sono stati ritrovati per coprire le cannoniere dei fianchi.