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Dizion. 5° Ed. .
COGLIONE.
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COGLIONE. Definiz: | Sost. masc. Testicolo; ma oggi è voce triviale e indecente. |
Dal lat. coleus, e questo dal gr. κολεύς. – Esempio: | Giamb. Lat. Tes. 5, 43: Hae sì quell'uso [l'asino salvatico], che quando vede che nessuno (alcuno) figliuolo gli nasca maschio, incontinente gli corre a dosso per levarli li coglioni, se la madre non se ne prende guardia. |
Esempio: | Menz. Lett. 33: Questi coglioni riformatori del mondo mi fan pur tanto ridere. |
Esempio: | Bertin. R. Rim. burl. 3, 253: L'ho colla sorte: e questo è il caso mio, Perchè voglia arricchire ogni coglione, Eccetto me, che son coglione anch'io. | Esempio: | E Bertin. R. Rim. burl. 3, 264: Dunque ne' versi miei non son padrone Di poterci cacciar quel che mi pare? Dunque n'ho a render conto alle persone? Arei ben del coglione. | Esempio: | Vallisn. Op. 3, 467: Si chiama coglione un uomo sciocco, goffo e ridevole; servendosene, per ingiuriare anche gli uomini onesti, la plebe più sozza, più disonesta e sboccata. |
Esempio: | Saccent. Rim. 2, 158: Cercar l'altezza e ritrovarsi in terra Vidi più d'un coglion per via di Corte. |
Definiz: | § II. Coglioni de' baluardi, si dissero, ma probabilmente in modo scherzevole, quelli che comunemente diconsi Orecchioni. – |
Esempio: | Magg. Fortif. 29 t.: M'ero quasi dimenticato di parlare degli orecchioni de' baluardi, chiamati da alcuni musoni, e in Toscana detti con voce disonesta coglioni; i quali sono stati ritrovati per coprire le cannoniere dei fianchi. |
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