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1) Dizion. 5° Ed. .
LETTORIA.
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Dizion. 5 ° Ed.
LETTORIA.
Definiz: Sost. femm. L'insegnamento di un lettore in un pubblico Studio o in un convento; ma non è voce di uso comune. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 43: Tal è, qual è, tal è; Non c'è religione. Mal vedemmo Parisi, Che n'ha destrutto Ascisi; Con la lor lettoria L'han messo in mala via. Chi sente lettoria, Vada in foresteria.
Definiz: § E per Il grado e L'ufficio di chi ha ricevuto il secondo degli ordini minori; comunemente Lettorato. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 265: Il Vescovo irato lo dispuose dell'uficio della lettoria, e cacciollo via.