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FUMARE, e talora anche FUMMARE.
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FUMARE, e talora anche FUMMARE.
Definiz: Neutr. Mandar fuori, Tramandare, fumo; e più generalmente, Esalare vapore.
Dal lat. fumare. –
Esempio: Ristor. Comp. Mond. 117: La terra riscalda dentro l'acqua, ed allora vederemo fumare li pozzi e l'acque che escono di sotto la terra.
Esempio: E Ristor. Comp. Mond. appr.: Li vapori caldi che sono entro per esso [letame].... riscaldano dentro lo corpo del letame, e vedemolo fumare.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 249: La quale acqua è vaporosa, e incontanente fumma e vapora alle sue radici.
Esempio: Dant. Inf. 25: Egli il serpente e quei lui riguardava: L'un per la piaga, e l'altro per la bocca Fummavan forte, e il fummo s'incontrava.
Esempio: Biring. Pirotecn. 55 t.: Fattole (le coppelle).... mezzo di piombo puro d'ogni altro metallo, come el vedrete chiaro, vi metterete dentro el rame, o la cosa che vorrete saggiare, e così facendo fumare il piombo, lo ridurrete a fino.
Esempio: Guicc. Stor. 3, 90: In Venezia, vedendo il dì fumare, e la notte ardere tutto il paese per gl'incendj delle ville e palazzi loro.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 109: Facciasi la terra in alcuni lochi vaporare fuochi sulfurei, ed uscirne acque che fumino.
Esempio: Nannin. Epist. Ovid. 3: Già della Grecia i più famosi duci Son ritornati, e i sacrosanti altari Fuman d'incensi.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 34: Che per propria natura il giorno fuma, E poi la notte il ciel di fiamme alluma (un vulcano).
Esempio: Ner. Art. vetr. 43: Ogni cosa, polverizzata da per sè, mettevo in detta boccietta, guardando bene da quelle cose che fanno gonfiare e fumare l'acqua forte.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 9: Adesso i' so a menadito perchè [il Vesuvio] fuma qui e non là, là e non colà.
Esempio: Vallisn. Op. 2, 234: Appressate fra l'una e l'altra, in proporzionata distanza, un'accesa candela, vedrete la fiamma volare a quella che fuma, e riaccenderla.
Esempio: Targ. Viagg. 12, 257: Verso mezzogiorno, di là da un prato, è un bagno murato, largo braccia tre, lungo cinque, d'acqua caldissima che fuma.
Esempio: Mont. Iliad. 8, 62: Sacro a lui (a Giove) frondeggia Un bosco, e fuma un odorato altare.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 453: E già Febo il suo cocchio, onde si veste Di luce il mondo, dentro il mare asconde; Che de' corsieri suoi fuman le teste.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Domin. Gov. Fam. 51: Poco cibo e lunga dieta, non lascia troppo fumare il fumaiuolo della testa.
Esempio: Tass. Lett. 2, 237: Oltra di ciò, sempre dopo il mangiare, la testa mi fuma fuor di modo, e si riscalda grandemente.
Esempio: Pindem. Poes. 28: E già la mensa lor fuma, non senza I due sali miglior, fame e innocenza.
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Giust. Vers. 236: Fuman del sangue sottratto all'ignaro Popolo, per voi guasto e raggirato, Le tazze che con gioia invereconda Vi ricambiate a tavola rotonda.
Definiz: § III. Figuratam. –
Esempio: Bern. Orl. 46, 20: Vide da lungi fumare il cammino Di polvere che mena la sua gente.
Esempio: Car. Eneid. 11, 1435: Vide di polverio fumare i campi, E di Laurento sventolar l'insegne.
Definiz: § IV. Pure figuratam., detto del corpo umano o di alcuna sua parte, ovvero di cosa o di luogo, di cui tuttavia sia sensibile l'effetto di morte violenta, strage, ferite, rovine, e simili, recentissime. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 138: Per gli cui assediamenti de gli animi infinite città cadute, e arse ne fumano.
Esempio: Bern. Orl. 32, 14: La tua patria gentil per tutto fuma; La strazia il ferro, e 'l foco la consuma.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 87: Ma come ei vede il ferro ostil, che molle Fuma del sangue ancor del giovinetto, La pietà cede, ec.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 7, 82: Null'altro sangue su gli altari fuma, Che sangue in guerra sparso.
Esempio: Mont. Poes. App. 128: I campi intorno Fuman del sangue che la vostra mano.... ha sparso l'altro giorno.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 20: Mostra una gran ferita, un'apertura, Ove un fonte di sangue e fuma e soffia.
Definiz: § V. Pur figuratam. e poeticam., per Essere ingombro come di fumo, ossia di tenebre; Essere offuscato, ottenebrato. –
Esempio: Dant. Parad. 21: La mente, che qui luce, in terra fumma.
Definiz: § VI. E altresì figuratam. e poeticam., detto di cosa, con compimento denotante odore, vale Mandar fuori, Esalare, quell'odore. –
Esempio: Car. Eneid. 2, 1137: Lunge intorno Fumò la terra di sulfureo odore.
Definiz: § VII. Vale altresì Essere acceso vivamente, Ardere, Divampare, per ira o altro moto dell'animo; ma oggi non userebbesi se non costruito con un compimento. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 441: Gli due giganti, intendendo tali parole, fumano pello viso, come stizzoni ardenti di fuoco.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 186: Ei fumava di sdegno. D. E per qual causa?
Definiz: § VIII. E detto di monete, per Brillare, Luccicare, come se fossero nuove; che pur dicesi Ardere. –
Esempio: Cas. rim. burl. 1, 6: E pensïoni e scudi che fummavano.
Definiz: § IX. E altresì figuratam. detto di lavori dell'ingegno, a significare Essere molto bello, eccellente. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 65: Farò versi di voi che fumeranno.
Esempio: Cas. Pros. 3, 207: Or che le notte son più lunghe e più fresche, son risoluto pagar i miei debiti lealmente, benchè siano moltiplicati sopra le mie forze, e bench'io legga lezioni che fumano, non avendo mai potuto trovar un pedante a' miei putti, che braman di voler studiare.
Definiz: § X. Att. Mandar fuori, Esalare; riferito a qualsivoglia specie di vapore; ma è di uso più che altro poetico. –
Esempio: Fosc. Poes. C. 31: Il navigante.... Vedea per l'ampia oscurità scintille Balenar d'elmi e di cozzanti brandi, Fumar le pire igneo vapor, ec.
Definiz: § XI. E per Far fumare, cioè Far ardere, divampare; riferito figuratam. e poeticam. a desiderio. –
Esempio: Dant. Purg. 24: E sentii dir: Beati cui alluma Tanto grazia, che l'amor del gusto Nel petto lor troppo disir non fuma.
Definiz: § XII. Riferito a tabacco, sigari, o ad alcune materie aromatiche, vale Aspirare lentamente colle labbra il fumo di esse cose accese, rimandandolo poi fuori dalla bocca. –
Esempio: Murat. Gov. Pest. 142: Due ore prima del mezzodì, se gli era permesso, fumava una pippa di tabacco.
Esempio: E Murat. Gov. Pest. appr.: Qualunque ora del giorno fosse, fumava due o tre pippe di tabacco.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 42: Al teatro non cantano che il Figaro! È dunque meglio di fumare un sigaro.
Esempio: E Guadagn. Poes. 2, 240: E il sigaro che fumano parecchj Forse è roba d'Avana? Oh sì, per Bacco!
Definiz: § XIII. E usato assolutam. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 334: Dopo [aver preso] il cioccolate, fumava, imbevuto prima il tabacco con un liquore che fa in varj luoghi di quel paese.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 165: Ditemi: E perchè in pubblico fumate?... Risponderete, che il fumar costuma.
Esempio: E Guadagn. Poes. appr.: Sta scritto pei caffè: Qui non si fuma. Proibisce di fumar la sentinella; E veder dèssi un cavaliere, un conte Fumar come un facchino in Piè di Ponte?
Esempio: E Guadagn. Poes. 2, 42: Si cominciò a fumar per impostura, Or s'è reso un bisogno prepotente.
Definiz: § XIV. Fumare ad uno il naso, vale figuratam. Essere quegli di natura collerica, Trascendere facilmente ad atti di collera; Solersi risentire vivamente di oltraggi, ingiurie, e simili. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 108: E però il naso, vi so dir, mi fuma, Quand'io m'abbatto a quei ec.
Definiz: § XV. Fumare ad alcuno la testa o il cervello, vale figuratam. Essere egli ardente, impetuoso, molto risoluto e precipitoso nell'operare, Trascendere facilmente a violenze. –
Esempio: Buonarr. Sat. 9, 278: Quel superbo garzon, cui sempre fuma; A cui sempre vaneggia il buio cervello,... Vuol fare in piazza il cavaliero e 'l bello.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 7: Lo Screpante ha una testa che gli fuma.
Definiz: § XVI. La gli fuma, La mi fuma, e simili; maniere proverbiali usate a significare che la persona che parla, o della quale si parla, è piena di ardore per fare checchessia; ed altresì che è piena di furore, collera, ira. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 493: E ti so dir che la mi fuma.
Esempio: Bracciol. Schern. 4, 20: Allor s'ella mi fuma e mi gorgoglia, Pensatel tu, senza ch'io l'abbia a dire.