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1) Dizion. 5° Ed. .
NAUFRAGIO.
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NAUFRAGIO.
Definiz: Sost. masc. Sommersione di una nave per rottura o per altro sinistro; e intendesi anche delle persone e del carico che vi sono.
Dal lat. naufragium. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 164: Non mai la nave rompendosi sentirebbe naufragio, se continuamente stesse nel porto.
Esempio: Vill. G. 679: Dell'altre molte persecuzioni, ruine e pestilenze, diluvj e battaglie, naufragi, avvenute al tempo de' Romani e de' Pagani..., a raccontarle sarebbono infinite.
Esempio: Ar. Orl. fur. 40, 71: Le navi de' Pagani, ch'avanzaro Dal fuoco e dal naufragio quella notte, Eccetto poche.... Tutte a Marsilia avea Dudon condotte.
Esempio: Dav. Tac. 1, 339: Ogni male apponendo alla madre, estinta (diceva egli) per ventura pubblica, contando quel naufragio come egli andò.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 506: Adunque tu per voglia impaziente d'ire a diporto in una isola deliziosa, vorrai scioglier le vele quando il cielo e 'l vento ti minaccino di naufragio?
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 138: Fra essi alquanti marinaj che dopo il naufragio erano stati dalla necessità spinti a furare quel poco.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Lambr. Elog. 7: Ma dove in naufragj tali v'ha dei lodati e pur non lodevoli nocchieri, che per salvare la barca gettano in mare le merci altrui, egli vi gettò le proprie.
Definiz: § II. Figuratam. e poeticam., per Avanzo, Rottame, di un naufragio. –
Esempio: Filic. Poes. tosc. 429: E già il legno fatal, che della rea Terra notò su i gran naufragi sparsi, Acque, su cui notar, più non vedea.
Definiz: § III. Pur figuratam., per Danno irreparabile, Rovina, Dispersione, e simili. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 2, 262: Dopo tanti naufragj delle cose di Italia, e poi che questi principi aranno combattuto assai, pare ragionevole che ec.
Esempio: Dat. Pref. Pros. Fior. 29: Benchè si possa raccogliere da alcuni luoghi di Libanio Sofista, che l'eloquenza greca in virtù delle leggi patisse qualche naufragio, e' si vede ec.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 102: La quale (filosofia aristotelica) in questi ultimi tempi, dopo il naufragio di tutte le belle scienze a' Latini tramandata dagli Arabi, era in voga.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 83: In Verona, le lapide della qual città patirono fin nell'antiche età miserabil naufragio,... tra le poche in tanta strage avanzate, quattro se ne contano, quali ec.
Definiz: § IV. Fare naufragio, Soffrire, e simili, naufragio, detto di nave, vale Andare a fondo, Sommergersi.
Definiz: § V. Detto di persone, o di cose, vale Rimanere in balìa del mare per la perdita della nave. –
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 136: San Piero andò sopra il mare come per terra, e San Paolo andandovi vi ruppe il legno, e fece, come egli dice, naufragio.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 152: Che alcuni non dessero nelle mani a' corsali, fu cagione l'aver fatto naufragio.
Esempio: Legg. Tosc. 10, 195: Allontanare al possibile ogni pericolo di clandestini trasporti e appropriazioni delle robe tutte, non solo gettate dal mare alla spiaggia come sopra, che di quelle che hanno sofferto naufragio ec.
Definiz: § VI. E pur detto di persona, Far naufragio di alcuna cosa, vale Perderla in mare per la sommersione della nave. –
Esempio: Dav. Scism. 407: Barlo, Arelo, Coverdalo, Ridleo e sì fatti capitani di quanti vi avea disperati, falliti, poltroni, condannati, che, fatto naufragio della roba e dell'onore, abbracciavano per iscampo questa tavola del nuovo vangelo (qui in locuz. figur.).