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TEMPERANZA, e TEMPRANZA.
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TEMPERANZA, e TEMPRANZA.
Definiz: Virtù morale. Lat. temperantia.
Esempio: Com. Par. 21. Temperanza, ec. è strignimento del disordinato appetìto nella potenza concupiscibile.
Esempio: E Com. Par. appresso. Temperanza è signoreggiamento di ragione, contra libidine, e contra gli altri non diritti impeti dell'animo.
Esempio: Tes. Br. 7. 23. Temperanza è quella signoria, che l'huomo ha contra lussuria, e contra agli altri movimenti, che sono disavvenevoli.
Esempio: Albert. cap. 54. Temperanza è signoria contro alla libidine, e contro agli altri increscevoli movimenti.
Esempio: S. Ag. C. D. Coperse, e condíe la sua temperanza con bel motto, e giucando.
Definiz: §. Temperanza: Temperamento.
Esempio: Dan. Purg. 30. Sicchè per temperanza di vapori L'occhìo lo sostenea lunga fiata.
Esempio: G. V. 7. 27. 3. Con grande temperanza, e savie parole, tenne il Re [cioè modestia]
Esempio: Mor. S. Greg. Almeno per la temperanza della correzione ritornino a stato di salute [cioè moderazione]
Esempio: Boez. Varch. 4. r. 6. Questa tempranza ciò che spirar suole Vita nel Mondo, ec.