Lessicografia della Crusca in rete

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DIMENTICO.
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DIMENTICO.
Definiz: Add. Di poca mente, ossia memoria, Facile a dimenticare le cose, Smemorato: ma in questo senso non è oggi comune, dicendosi piuttosto Dimenticone. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 82: Ed è dimentico molto [lo struzzolo], chè non li sovviene de le cose passate.
Esempio: Bocc. Lett. 38: Se forse di', non me ne ricorda; possibile è gli uomini siano dimentichi, ma non sogliono le cose fresche così subito cadere della memoria.
Esempio: E Bocc. Lett. 56: Duro è fare ricordevole colui, che sè contro a coscienza fa dimentico.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 26: Non perchè voi l'impariate, ma perchè ve ne risovvenghiate, giacchè vi portate da troppo dimentichi.
Definiz: § Comunemente usasi col compimento, e vale Immemore, Che non si sovviene più di una data cosa, o Che non vi pensa. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 229: Dimentico del comandamento di suo padre e del divieto de' Consoli.
Esempio: E Liv. Dec. 2, 317: Egli sarebbe venuto in Italia, più simigliante a Dario che ad Alessandro, ed avrebbe menata l'oste dimentica di Macedonia.
Esempio: Vill. G. 914: Quale fiorentino, se uomo si può dire per virtude, puote essere dimentico della devozione ec.
Esempio: Bocc. Amet. 78: Il cuore, già delle dette cose dimentico.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 232: Poi vedi se Esser dimentico Posso di te.