Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DUNA.
Apri Voce completa

pag.939


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
» DUNA.
DUNA.
Definiz: Sost. femm. Montagnetta di sabbia presso le coste del mare.
Antico tedesco dûn, ingl. doun, francese dune, e nel barbaro latino duna. ‒
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 375: La natura ancora ha provveduto.... col farvi nascere, o sia che lo stesso mare ve l'abbia condotte, alcune montagnette di rena, dette da loro dune.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 6, 82: Il quale [porto], coperto dall'una parte e dall'altra da grandi e rilevati tumuli di sabbione, che chiamano volgarmente dune, si rende sicuro e comodo ad una ben grande quantità di vascelli.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 3, 382: Lungo il lito di tutta la costa di Fiandra s'alzano quei monticelli di sabbia, che a guisa apunto di colli ondeggiano in varie forme, e con vocabolo di quei paesi comunemente si chiaman dune.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 174: Si nascose colla sua gente dietro a certi poggiuoli di rena, o dune, come volgarmente si chiamano, che occupavano un gran tratto di quella spiaggia.
Definiz: § E per estensione, Massa di rena che si raccoglie alla foce dei fiumi. ‒
Esempio: Viv. Disc. Arn. 27: Prolungando 'l letto dentro quegli scanni, banchi, dune, o cavalli di rena che vi si creano.