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1) Dizion. 5° Ed. .
CURANTE.
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CURANTE.
Definiz: Partic. pres. di Curare. Chi o Che cura.
Lat. curans. –
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 135: Adunque ella non sa che a convincere i capaci di ragione e desiderosi di sapere il vero erano a bastanza l'altre dimostrazioni per l'addietro addotte; ma che a convincere gli ostinati e non curanti altro che un vano applauso dello stupidissimo e stoltissimo volgo, non basterebbe il testimonio delle medesime stelle, che scese in terra parlassero di sè stesse.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 6: Quanti col piè, anche fangoso, nulla curanti, calpestano il bellissimo pavimento della chiesa cattedrale di Siena?
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 217: Mente avviluppata e confusa, o almeno mal curante l'altrui intelligenza.
Definiz: § I. E in forma di Add. Che ha cura, premura, di chicchessia o di checchessia, Che se ne dà pensiero, Che vi attende con sollecitudine. –
Esempio: Accolt. Oraz. I, 6, 118: Del quale [studio] gli antichi furono sì fattamente curanti, che stimarono ec.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 5, 58: Della quale [religione] s'era mostrato poco curante sino da' primi anni.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 2, 69: Rari sono i grandi che in questa particolar sorta d'offese non vogliano esser temuti, eziandio quando dormono, e non se ne mostran curanti.
Esempio: E Bart. D. Cin. 3, 231: Quanto poi al mettersi ch'egli sperava in estimazione d'uomo curante del ben commune più che del suo, e per ciò esserne amatissimo ec.
Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 3, 117: Si giudicava curante di sobrietade.... chiunque si contentava di ber tre volte.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 74: Troppo curante di sè medesimo.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 5: Ben s'appose a giudicar che fosse interesse della natura curante non men di sè che di noi, l'innestarci nell'animo quell'insaziabil desiderio di sapere, con che tutti indifferentemente nasciamo.
Definiz: § III. E aggiunto di medico curante, vale Che ha in cura alcun malato. –
Esempio: S. Ag. C. D. 3, 7: Ogni industria e sollicitudine del curante medico, non a danno del medico, ma ec.
Esempio: Targ. Relaz. Febbr. 109: Per quanto ricavammo dalla relazione dei medici curanti, il suo male si aggravò nel quarto, e di poi nel settimo gli sopravvenne l'affanno.
Definiz: § IV. Quindi Curante, in forza di Sost., vale Medico curante. –
Esempio: Red. Lett. 1, 269: Perchè dagli eccellentissimi curanti vengono, secondo l'insegnamento d'Ipocrate e di Galeno, in sommo grado lodate le evacuazioni frequenti epicratiche.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 181: Fu dal curante disposta a portarsi.... alle nostre acque, ove ec.
Esempio: E Bicchier. Bagn. Montecat. 190: L'inutilità dei molti compensi tentati determinò il curante a consigliarlo di passare all'acque di Montecatini.
Definiz: § V. Curante, pure nel senso di Che attende con premura, con sollecitudine, a chicchessia o a checchessia, si usa più spesso in proposizione negativa. –
Esempio: Domin. Gov. Fam. 117: Se vedi rompitori di sua regola, o di suo stato debito non curanti ec.
Esempio: Varch. Stor. 3, 197: Come persona vacante a' suoi piaceri, e non curante delle cose dello Stato.
Esempio: Dav. Oraz. 468: Era.... semplice nel vestire, e di vivande splendide non curante.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 258: Questo non volere adunque dipenderà assolutamente da' possessori e da' padroni,... in gran parte poco o nulla intelligenti d'agricoltura, e men curanti di migliorarla.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 74: Non far niuna stima di addolorare colla uccisione propria gli amici e i domestici, è di non curante d'altrui.
Definiz: § VI. E figuratam. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 396: I Principi abbiano l'orecchie foderate di ferro, e nulla curanti delle maledicenze altrui.
Esempio: Bellin. Bucch. 179: Così ha l'uom saggio in ogni contingenza Cuor non curante, e tutto indifferenza.
Definiz: § VII. Vale pure Che fa stima di checchessia, Che lo tiene in pregio, Che ne fa la debita estimazione; e più spesso usasi in proposizione negativa. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 14: Era sì sfacciato e sì poco curante de' disonori, che non se ne movea tanto o quanto.
Definiz: § VIII. Non curante, che anche scrivesi congiuntamente Noncurante, e come pur trovasi Men curante, detto in modo assoluto di persona, vale Spensierato, Trascurato, e più comunemente Sprezzante d'ogni cosa, Disprezzante, ed anche Altero, Animoso. –
Definiz: Bocc. Decam. 4, 41: Per che non come dolente femina o ripresa del suo fallo, ma come non curante e valorosa.... disse ec.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 60: Picciol segno d'onor gli fece Argante, In guisa pur d'uom grande e non curante.
Esempio: Guar. Past. fid. 4, 9: Quasi non sia tua colpa il saettare Da fanciul vagabondo e non curante.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 233: L'incavalcatura de' conti fa dimenticare dimolto, fino a i computisti accurati; pensate se a' non curanti.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 226: Vi dico una cosa che è in uso tutto dì, e sempre fra le mani anco de' più vili e men curanti uomini.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 382: I mali miei non vidi Allora, o non prezzai: parte mi rese Non curante lo studio, e appena in mente Avea che l'uom di cibo abbia bisogno.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 155: O l'una o l'altra [persona], con vicenda perpetua oggi curata e non curante, domani ec.
Definiz: § IX. Non curante, in forza di Sost., riferito a stile, trovasi per Sprezzatura, Naturalezza. –
Esempio: Tass. Lett. 1, 190: Lo stile magnifico vuole talora il non curante, se ben non ama il trascurato.