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1) Dizion. 5° Ed. .
INVERECONDO.
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Dizion. 5 ° Ed.
INVERECONDO.
Definiz: Add. Non verecondo, Privo di verecondia, Impudente, Sfacciato, Svergognato, e simili.
Lat. inverecundus. –
Esempio: Segner. Op. 4, 625: Quando altri, o inverecondo o ignorante, volesse esprimerlo (un certo peccato), avvisatelo amorevolmente.
Esempio: Mont. Iliad. 8, 589: Nè con Giuno, Sempre usata a turbargli ogni disegno, Tanto s'adira, ei no, quanto con teco, Invereconda audace dea, che ardisci Contra il Tonante sollevar la lancia.
Esempio: E Mont. Iliad. 18, 541: Ella malconcio E afflitto mi salvò quando dal cielo Mi feo gittar l'invereconda madre, Che il distorto mio piè volea celato.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Segner. Mann. ott. 5, 1: Quale iniquità si può fingere più incivile o più invereconda?
Esempio: Giord. Op. 1, 197: Osando innanzi a Giove disputarne il possesso a Venere, vinse la metà della lite invereconda.
Esempio: E Giord. Op. 2, 38: È in molti un'aperta e invereconda opposizione. E ci è di peggio. Se a molti par bello il tardo pagare, sembra a non pochi più bello non pagare.
Esempio: Giust. Vers. 236: Le tazze che con gioia invereconda Vi cambiate a tavola rotonda.
Definiz: § II. In forza di Sost. Persona invereconda. –
Esempio: Manz. Poes. 100: L'inverecondo, Come in trionfo, nel suo campo ei tragge Quella Ildegarde sua.