Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FORCHETTO.
Apri Voce completa

pag.311


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
FORCHETTO.
Definiz: Sost. masc. Forca con due soli rebbj di ferro, fermati in cima a una lunga asta di legno. –
Esempio: Cant. Carn. 218: Tengono gli strumenti Puliti e netti, e, per frugar fornelli, Rampi, padelle, forchetti e rastrelli.
Esempio: E Cant. Carn. appr.: Con rampi e con forchetti Quel che v'è di cattivo via gittiamo.
Esempio: Buonarr. Sat. 8, 268: Nè manco il pianigian vi vien co' gli agli, Ch'i fattori uscirebber co' forchetti; S'udirebber gridare: Dàgli dàgli.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 150: La soda da bicchieri, cioè il kali e la salicornia, si potrebbero seminare sulla spiaggia e ne' tomboli,... e la loro raccolta sarebbe senza pericolo degli operarj, dovendosi, secca che è, svellere con forchetti, e lì sul lido del mare bruciare per far cenere.
Definiz: § I. Forchetto, dicesi anche Uno strumento consimile, che serve ai mercanti, ai pizzicagnoli, e simili, per attaccare in alto o staccare la roba.
Definiz: § II. E per Ramicello forcuto. –
Esempio: Magazzin. Coltiv. 17: I fichi vogliono esser potati, e levati loro parte di quelli forchetti de' rami, lasciando la punta madornale.