Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
TIMONE
Apri Voce completa

pag.77


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
» TIMONE
TIMONE.
Definiz: Quel Legno, col quale si guida, e regge la nave. Lat. gubernaculum, clavus navis. Gr. πηδάλιον.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 91. Timone è quello, che serve, sicchè la nave non percuota, nè vada in luogo pericoloso.
Esempio: Bocc. nov. 42. 5. Fece vela, e gittò via i remi, e 'l timone.
Esempio: E vit. Dant. 220. Alle quali cose qual fine serbi il giudicio d'Iddio coloro il veggiono, che il timone governano di questa nave.
Esempio: Dant. Purg. 30. Qual timon gira per venire a porto.
Definiz: §. I. Timone, si dice anche a quel Legno del carro, o simili, al quale s'appiccan le bestie, che l'hanno a tirare. Lat. temo. Gr. ῥυμός.
Esempio: Cr. 3. 7. 8. Dal dosso di quel medesimo carro due brevissimi timoni si ficchino.
Esempio: But. Purg. 32. 1. Lo timone di questo carro è la croce di Cristo, la quale egli portò nel suo corpo, sicchè ben figura l'autore, che egli tirasse col suo collo lo timone.
Esempio: E But. Purg. appresso: E così tirò lo timone, che tira tutto lo carro.
Definiz: §. II. Timone, per metaf. vale Guida.
Esempio: Alam. Gir. 8. 54. Morir vogl'io, poichè perduto ho quella, Che fu del viver mio timone, e stella.