Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
STECCO
Apri Voce completa

pag.734


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
» STECCO
Dizion. 3 ° Ed.
STECCO.
Definiz: Spina, che è in sul fusto, o su' rami d'alcune piante. Lat. spina, aculeus. Gr. στέλεχος.
Esempio: Dant. Inf. 13. Non pomi v'eran, ma stecchi con tosco.
Esempio: Petr. canz. 36. 5. Pien di lacci, e di stecchi un duro corso Haggio a fornire.
Esempio: E Petr. son. 133. E del mio campo mieta Lappole, e stecchi colla falce adunca.
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. 27. Portavano stecchi, overo cardi in queste fimbrie, e faceansi pugnere i piedi.
Definiz: §. I. Per metaf.
Esempio: M. V. 11. 37. Considerando, che la fortezza era stecco nell'occhio al Pisano.
Esempio: Stor. Eur. 6. 133. Con le astuzie, ed ingegno suo era uno stecco, e spina gravissima dentro gli occhi di Giselberto.
Esempio: Varch. stor. 7. 174. Acciocchè gl'Imperiali avendo nel regno quella molestia, non altrimenti, che uno stecco nell'occhio, non potessero rimirare, nè volgersi altrove.
Definiz: §. II. Per Dentelliere, Stuzzicadenti. Lat. dentiscalpium. Gr. ὀδοντογλυφίς.
Esempio: Galat. 80. Nè in levandosi da tavola portar lo stecco in bocca a guisa d'uccello, che faccia suo nido ec. è gentil costume.
Definiz: §. III. Stecco, dicesi anche Qualunque fuscello aguzzo, o appuntato.