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1) Dizion. 5° Ed. .
DICIANNOVE.
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DICIANNOVE.
Definiz: Add. numerale cardinale indeclinabile. Che consta della diecina e di nove unità.
È voce formata con lieve alterazione o da dieci e nove, o dalle parole latine decem ac novem; se pure nel latino volgare non esisteva già bell'e composta la parola decennovem, come farebbero supporre le voci decennovium, decennovalis e decennovennalis, e il riscontro di decemseptem e decedocto. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 6: Una delle dette navi, le quali furono venti, pericoloe, e le diciannove camparono.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 330: Sicchè della etade ch'egli era, ch'egli aveva diciannove anni, egli era pieno di tanta santità, che ec.
Esempio: Cellin. Vit. 25: Questa era appunto l'età mia di diciannove anni.
Esempio: E Cellin. Vit. 256: Fui serrato a quattro porte; così istetti insino alle diciannove ore il giorno seguente.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 241: Gli Ionici divisero quella prima maggiore altezza che è insino al disopra de' capitelli delle colonne, in diciannove parti.
Esempio: Pop. Disc. Ragn. 611: In tutto ci troveremo aver consumato braccia diciannove del divelto fatto.
Definiz: § I. Usasi anche in forza di Add. ordinale, in vece di Diciannovesimo. –
Esempio: S. Gir. Grad. 50: Lo diciannove grado di questa santa Iscala, si è onorare il padre e la madre.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 335: L'assalto si prolungò insino al dì diciannove.
Definiz: § II. In forza di Sost. Il numero o La somma di diciannove.
Definiz: § III. E usasi pure a denotare Il diciannovesimo giorno di un dato mese, o L'anno diciannovesimo del secolo di cui si discorre.
Definiz: § IV. E parimente nel senso di Giorno diciannovesimo di un dato mese, adoperasi comunemente nel plurale, massime nelle date. –
Esempio: Fag. Rim. 2, 270: Ieri, ch'eramo appunto a' diciannove Di questo mese, quassù corse un palio.
Definiz: § V. Tener l'invito del diciannove; si disse, ma in modo più enfatico, per lo stesso che Tener l'invito del diciotto, cioè Affrontare risolutamente qualunque cimento o pericolo, a cui altri c'inviti. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 6, 27: E Ulivier soggiugneva di costa: Del diciannove ognun terrà lo 'nvito; E così fate per noi la risposta.
Definiz: § VI. Trar diciannove, è pure maniera enfatica, che vale quanto Trar diciotto, ossia Avere la maggior fortuna o ventura che si possa mai. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 36: Pur gli parve aver tratto diciannove, Quand'ei si fu dalla furia riscosso.