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LAMPO.
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LAMPO.
Definiz: Sost. masc. Quella luce viva e istantanea che risplende nell'aria nell'istante della scarica elettrica, ed è accompagnala, per lo più, dal rumore del tuono e dallo scoppio del fulmine; Baleno.
Dal basso lat. lampare, e questo dal grec. λάμπειν, Risplendere. –
Esempio: Dant. Parad. 30: Come subito lampo, che discetti Gli spiriti visivi, sì che priva Dell'atto l'occhio di più forti obbietti; Così ec.
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 26: Piccolo spazio stette, ch'egli ne cominciò a Scendere un'acqua pestilenziosa..., e i tuoni e' lampi erano innumerabili e grandissimi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 141: Con tanti tuoni e tanto ardor di lampi, Che par che 'l ciel si spezzi e tutto avvampi.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 116: Par ch'avvampi Negro, via più ch'orror d'inferno, il cielo; Così fiammeggia infra baleni e lampi.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 74: Fiammeggiare a sinistra accesi lampi Fur visti, e chiaro tuono insieme udissi.
Esempio: Soder. Agric. 32: I lampi che spesso si veggon la sera, che altro non sono che vapori che s'accendono al fine dell'orizzonte senza tuoni, e che in altri luoghi non sieno nuvoli, promettono il tempo serenissimo.
Esempio: Cap. L. Mofet. 130: E talvolta ancor lampi ne nascono, e tuoni, e saette folgori, senza turbamento di cielo.
Esempio: Mont. Poes. App. 108: Appena passa un lampo, Ratto un altro lo segue e riga il campo.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Giord. Op. 2, 381: La Ginestra; ineffabile poesia..., tutta lampi e tuoni e funerea luce; ch'egli gridò a piè del Vesuvio.
Definiz: § II. Per similit., Qualunque splendore vivo e istantaneo, Bagliore; detto più spesso di metallo lucente. –
Esempio: Dant. Parad. 25: Dentro al vivo seno Di quello incendio tremolava un lampo Subito e spesso, a guisa di baleno.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 678: Tremulava un lampo; cioè dibattevasi uno fulgore, come vegnano li lampi.
Esempio: Poliz. Rim. C. 74: Chè tutt'or panni pur veder pel campo.... L'armi lucenti sue sparger un lampo.
Esempio: Car. Eneid. 9, 1147: Il suo cimiero Ne l'aura ondeggiò sangue; e dal suo scudo Uscir folgori e lampi.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 73: Intanto il sol, che de' celesti campi Va più sempre avanzando, e in alto ascende, L'arme percote, e ne trae fiamme e lampi Tremuli e chiari, onde le viste offende.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 52: Perduti ha i lampi il ferro, i raggi l'oro: Nulla vaghezza a i bei color più resta.
Esempio: Rucell. Or. Dial. Sagg. 142: Chi spingeva i Decii volonterosi incontro al minaccevol lampo delle taglienti spade?
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 242: Si scopriva benissimo il lampo che fa la polvere nell'allumare il pezzo.
Esempio: Pindem. Poes. 25: Le falci in man de' mietitor vegg'io, Sotto il pendulo sol, dar lampi e lampi.
Esempio: Mont. Poes. 2, 171: Venian, siccome a nuzïal carola, I valorosi, e dalle dense usciva Mobili selve de' lucenti ferri Lampi intorno e paure.
Definiz: § III. E detto di vivaci colori. –
Esempio: Marchett. Lucrez. 65: Non apprezzati punto Nè dell'oro il fulgor, nè delle vesti Di porpora imbevute i chiari lampi.
Definiz: § IV. E per Paggio, ed altresì per Luce viva, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 85: Roppe il velo (dello scudo) e squarciò, che gli copria Lo spaventoso ed incantato lampo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 45, 68: Con quest'arme Ruggiero, al primo lampo Ch'apparve all'orizonte, entrò nel campo.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 13, 28: In aria sono due angeli nudi, che vengono da un lampo di cielo, il quale dà lume al paese.
Esempio: EVasar. Vit. Pitt. 13, 40: Ed oltre ciò ha finto un lampo che, venendo di cielo e fendendo le nuvole, vince il lume del fuoco e quello delle lumiere.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 106: Ella era in parte, ove per dritto fiede L'armi sue terse il bel raggio celeste; Sì che da lunge il lampo lor si vede Col bel candor che le circonda e veste.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 20: Parve che nel fornir di tai parole Scendesse un lampo lucido e sereno, Come talvolta estiva notte suole Scoter del manto suo stella o baleno.
Esempio: Dat. Selv. 80: Purch'emulo del sol con vivi lampi Il nato Apollo le sue spighe indori.
Definiz: § V. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 269: Sì dolci stanno Nel mio cor le faville e 'l chiaro lampo.
Esempio: Varan. Vis. poet. 4: Nè coi placidi sol lampi l'esterno Velo gl'indora, ma le ascose giunge A ricercar fibre del core interno.
Definiz: § VI. Pur figuratam., detto di occhio, dello sguardo, e simili. –
Esempio: Metast. Dramm. 5, 30: Se vedi Un elmo, un'asta, o se parlar ne senti, Già feroce diventi; Escon dagli occhi tuoi lampi e faville.
Esempio: Mont. Poes. 2, 102: Commossa al lampo di que' dolci rai, Ridea la terra intorno.
Esempio: E Mont. Iliad. 17, 167: I truci occhi rivolve (il leone), e tutto abbassa Il sopracciglio che gli copre il lampo Delle pupille.
Definiz: § VII. Altresì figuratam. e poeticam., con un compimento denotante affetti, qualità, doti dell'animo, e simili. –
Esempio: Tass. Gerus. 8, 81: Lampi e folgori ardean nel regio aspetto, Mentre ei parlò, di maestà, d'onore; ec.
Esempio: Maff. Merop. 2, 5: Qual nuova cura Di secondar con animo si pronto Un lampo di desir, che in me tralusse?
Esempio: Metast. Dramm. 9, 239: Veduto avresti Uscir dagli occhi suoi Lampi di sdegno, e lucide scintille Da' brandi ripercossi a mille a mille.
Definiz: § VIII. E con un compimento retto dalla particella Di, indicante qualche qualità, trovasi, figuratam. e poeticam., per Persona fornita in alto grado di quella qualità. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 7: Fortuna, per toccarti fin all'osso, Ti tolle a un tempo l'uno e l'altro lampo Di forza e di saper che vivea teco, E tu rimaso in tenebre sei cieco. Io ti dico d'Orlando e di Rinaldo, ec.
Definiz: § IX. E parlandosi di scrittura o stile, vale Pensiero, Concetto, Immagine, sublime, e simili. –
Esempio: Filic. Poes. tosc. 245: Guardate i lampi luminosi ardenti Ch'escon del vostro stil, ec.
Definiz: § X. Lampo, in locuz. figur., e figuratam., si usa anche per Fugace manifestazione, Indizio, Segno, Sospetto, e simili. –
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 115: Si rivolgano tutte le carte sacre, non vi s'incontrerà nè pure un piccolo lampo di legge tale.
Esempio: Gravin. Rag. Poet. 34: Spento con la morte d'Augusto quasi ogni lampo che v'era rimaso di libertà e di costume romano, s'estinse ancora l'industria della primiera imitazione.
Esempio: Fag. Rim. 2, 274: Nondimeno in ciascun, benchè veduto Fosse con tanti addobbi, trapelava Quel chiaro lampo di villan cornuto.
Esempio: Maff. Stor. diplom. 2: Quasi nel primo por piede in varie provincie dell'erudizione e del sapere.... lampi e barlumi pur mi tralussero nella mente, i quali pareanmi far conoscere, come se buoni ingegni.... fuor dell'orme usate si avventurassero, nuove terre in ogni parte scoprirebbero e nuovi mari.
Esempio: Mont. Poes. 2, 107: Ma la fronte, prigion d'alto intelletto, Ad or ad or s'infosca, e lampi invia Dell'eminente suo divin concetto.
Definiz: § XI. In un lampo, Come un lampo, e simili, valgono, figuratam., In un attimo, Rapidissimamente, Immediatamente, e simili. –
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 1, 4: Divenne Achille disdegnoso e crudo..., Allorchè 'l suo trastul gli fu sottratto: Resogli poi di fatto, Si convertì 'n un lampo.
Esempio: Mont. Poes. 1, 60: Indi qual lampo Disperata spiccossi, e stretto il ferro.... Se lo fisse nel petto.
Definiz: § XII. Notturno lampo e Notturni lampi, trovasi poeticam. per Luna, Astri, e simili. –
Esempio: Tass. Gerus. 6, 83: Che sì non riterrebbe arsura o gelo, Non turbo o pioggia il mio infiammato affetto, Ch'al sol non fossi ed al notturno lampo, Accompagnata o sola, armata in campo.
Esempio: E Tass. Rinald. 5, 19: Segue il colombo alla diurna stella La cara amica ed a i notturni lampi.
Definiz: § XIII. Solar lampo, Maggior lampo, trovasi poeticam. per Sole o Splendor solare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 50: Ed orsi e capre, e serpi senza tosco, E l'altre fere ebbeno il cielo adorno, Che state erano ascose al maggior lampo.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 57: Poi, quando è nel meriggio il solar lampo, A vista fu del poderoso campo.