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COLONNA.
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COLONNA.
Definiz: Sost. femm. Una delle parti principali degli ordini architettonici, la quale consiste in un fusto cilindrico, liscio o scannellato, fornito di capitello e ordinariamente anche di base: è di pietra o di marmo, e talora di metallo o di legno; ed è destinata specialmente a sostenere e adornare gli edifizj, ma talvolta si pone anche sola per monumento.
Dal lat. columna. –
Esempio: Vill. G. 41: Per memoria del miracolo, v'è oggi una croce in su una colonna in quel luogo.
Esempio: Petr. Rim. 2, 180: D'un bel diaspro era ivi una colonna.
Esempio: Bocc. Fiamm. 11: Appoggiato ad una colonna marmorea, a me dirittissimamente un giovane opposto vidi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 119: L'animose guerriere a lato a un tempio Videno quivi una colonna in piazza, Nella qual fatt'avea quel tiranno empio Scriver la legge sua crudele e pazza.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 369: Ne ritiene [di quel miracolo] ancora la memoria viva, la colonna di granito, che è in sulla piazza di S. Giovanni.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 196: In tutta l'architettura il principale adornamento certo consiste ne le colonne; perciocchè le molte, poste insieme, adornano le loggie, le mura e qual si voglia sorte di vani; e una sola ancora ha del buono, perciocchè ella adorna un riscontro di strade, un teatro, una piazza, serba i trofei, serve per memoria de le gran cose.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 116: Messe su le colonne, e sopra i capitelli gli architravi, che si stringono nel mezzo del diritto della colonna l'un l'altro.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 36, 2: È la colonna composta di diverse parti, ciascheduna delle quali ha i suoi membri, la base, il fusto, fuso o corpo, e 'l capitello.
Definiz: § I. In senso particolare, Quella colonna a cui si legavano i malfattori messi alla berlina; e figuratam. è presa per la Berlina stessa. –
Esempio: Lipp. Malm. 6, 28: E voi staresti in gogna alla colonna.
Esempio: Menz. Sat. 120: San ben di meritar colonna e frusta.
Esempio: Not. Malm. 1, 298: In Firenze il luogo consueto dove si mette in gogna, è la colonna di Mercato vecchio.... Il posto è alquanto elevato, per un muricciuolo che serve a quella colonna di base; onde il reo viene comodamente da tutti veduto, e similmente, da chi vuole, insultato.
Definiz: § II. Per similit. dicesi Qualsivoglia sostegno, ancorchè di forma non cilindrica, come ad esempio Quella piana che regge la vite a troncone.
Definiz: § III. Pure per similit., e in ischerzo, Colonne si dicono anche le gambe. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 2, 7: O che bei personaggi! oh buone cere! Com'egli stanno ben sulle colonne.
Definiz: § IV. E figuratam., per Sostegno, Aiuto, Riparo. –
Esempio: Vill. G. 752: Fallite le dette due colonne [la Compagnia de' Bardi e quella dei Peruzzi],... ogn'altro mercatante ne fu sospetto e mal creduto.
Esempio: Petr. Rim. 2, 6: Quest'è del viver mio l'una colonna.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Instr. 12, 26: Delle Signorie reali e naturali siamo colonna e sostegno.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 161: Quant'or s'abbassa il tuo bel regno, Amore, Poi che la tua colonna ha tronca morte.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 145: Risonavano tutte le strade e tutti i cantoni di Parigi delle lodi del Duca di Guisa,.... con titolo.... di liberatore del popolo cattolico, di colonna ed appoggio di Santa Chiesa.
Esempio: Calzol. Stor. Monast. 379: Concorrevano [a S. Gregorio Nazianzeno] grandissimi uomini ed eccellenti dottori, e facevansigli discepoli; tra i quali molti, fu uno il divino e gran Girolamo, colonna della cattolica Chiesa.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 66: Diverrai della casa la colonna.
Definiz: § V. Per Insegna di famiglia, e poeticam. per la Famiglia stessa avente tale insegna. –
Esempio: Dant. Parad. 16: Grande era già la colonna del vaio: Sacchetti, Giuochi, Fifanti e Barucci ec.
Esempio: Petr. Rim. 2, 253: Orsi, lupi, leoni, aquile e serpi, Ad una gran marmorea colonna Fanno noia sovente, ed a sè danno.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 480: Già era grande la colonna del vaio; cioè li Pigli, che hanno per arme la colonna del vaio nel campo vermiglio.
Definiz: § VI. Colonna dicesi pure Ciascuna delle parti in cui sono divise dall'alto in basso le pagine di una scrittura o di un foglio stampato. Onde A colonna, coi verbi Scrivere scrivere a colonna, Stampare stampare a colonna, vale Scrivere, Stampare, dividendo la pagina in due o più parti dall'alto in basso. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 10: Questo scriverei, partendo il foglio in due colonne.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 421: La prima colonna mostra i giorni d'ogni mese, e tutte le altre i gradi, minuti ec.
Definiz: § VII. Term. milit. Colonna dicesi Un corpo di soldati disposto con tale ordinanza, che abbia la fronte più stretta dei lati; onde la maniera avverbiale In colonna, che vale Ordinato in modo da avere la fronte minore dei lati. –
Esempio: Montecucc. Op. 1, 79: Formansi [le brigate] altresì in colonne, che è la parte che marcia in più squadroni e battaglioni di fondo.
Esempio: E Montecucc. Op. 1, 161: Si stende la fronte della marcia più o meno, o in colonne, o in brigate, o in reggimenti, o in isquadroni, conforme alla quantità e larghezza delle strade.
Esempio: E Montecucc. Op. 1, 163: A ciascun corpo, vanguardia, battaglia, retroguardia, o colonna che marcia separata, dargli seco pale, zappe, guastatori e guide, per acconciare i passaggi, e per non errare il cammino.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 259: Avendogli [Massena] divisi in tre colonne, comandava alle due estreme ferissero l'inimico sui due fianchi.
Definiz: § VIII. Colonna maestra, dicesi La colonna principale di un edifizio. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 201: Procura [Sesto Empirico] di mostrar vacillanti le colonne maestre di tutto l'umano discorso (qui in locuz. figur.).
Definiz: § IX. Colonne d'Ercole, e anche semplicemente Colonne, diconsi i due monti Abila e Calpe presso lo stretto di Gibilterra, ove si favoleggiò avere Ercole segnati i termini della navigazione; e nello stesso senso diconsi poeticam. anche Atlantee colonne. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 64: E lassi [il sole] Ispagna dietro alle sue spalle E Granata e Marrocco e le Colonne.
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 228: Un error lungo e fioco, Per molti secol non ben conosciuto, Fa che si dice d'Ercol le colonne, E che più là molti periti sonne.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 61: Guadagni il fior di quante belle donne Da l'Indo sono all'atlantee colonne.
Definiz: § X. Onde Arrivare alle colonne d'Ercole o Giungere alle colonne d'Ercole, dicesi proverbialm. per Giungere, Toccare il punto estremo di checchessia.
Definiz: § XI. Onde pure il modo iperbolico Di là dalle colonne d'Ercole, che trovasi a significare Oltre ogni credere, Smisuratamente, o simili; che oggi direbbesi Di là da ogni confine. –
Esempio: Fag. Comm. 2, 95: È miserabile di là dalle colonne d'Ercole, e vuol fare il generoso, il liberale ed il prodigo.
Definiz: § XII. E Colonne si disse pure assolutam. per Termine, Confine, di un paese, territorio ec. –
Esempio: Vill. G. 1, 65: Le sue confine, dette colonne, erano infino alla città d'Adria.
Esempio: E Vill. G. appr$.: Nelle parti di Lombardia erano i suoi confini e colonne di Toscana infino di là dal fiume di Po.
Definiz: § XIII. Colonne del letto, diconsi Quei quattro fusti cilindrici, che posti ai quattro angoli del letto, lo sostengono, e, secondo la forma di esso, ne reggono anche il cielo o parato.
Definiz: § XIV. Quindi Letto a tre colonne, trovasi detto in ischerzo per Le forche. –
Esempio: Lipp. Malm. 5, 44: Che pigli i ladri, acciò mastro Bastiano Sul letto a tre colonne almo riposo Dia lor del tanto lavorar di mano.
Definiz: § XV. Colonna d'aria, o Colonna d'acqua, e simili, dicesi d'Una quantità di questi fluidi, che abbia un'altezza ed una base determinata.
Definiz: § XVI. Colonna d'acqua, dicesi anche La massa d'acqua che si precipiti abbasso, o che prorompa da un luogo qualunque. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 59: Pare Una delle colonne del diluvio.
Definiz: § XVII. Colonna di fumo, dicesi Quella quantità di fumo che s'inalza in aria dai camini, o anche da terra, senza spandersi, ma ritenendo una forma come di colonna.
Definiz: § XVIII. Colonne carnose, e Colonne del cuore, diconsi dai Notomisti Quelle prominenze parallele ed ineguali che si scorgono nella superficie interna dell'auricola del cuore, a foggia di due cordoncini carnosi. –
Esempio: Cald. Tart. 60: L'interna cavità o seni del cuore delle tartarughe sono in tal guisa fabbricati, che per gl'intralciamenti delle fibre e delle colonne carnose vi sono aperte senz'ordine molte comunicazioni interne.
Esempio: ECald. Tart. 61: Non essendovi altro di mezzo, che quelle fibre carnose o colonne del cuore, che chiamar le vogliamo.
Esempio: Cocch. R. Lez. anat. 114: La superficie interna dell'auricola è ineguale per molte prominenze parallele, che si chiamano colonne o lacerti; e sono archi di fibre carnose che la circondano, connessi tra loro per mezzo di altre minime oblique.
Definiz: § XIX. Colonna vertebrale o delle vertebre, dicesi dagli Anatomici la Spina dorsale. –
Esempio: Cocch. R. Lez. anat. 23: Di dietro poi, fra quest'ossa de' fianchi, sta un terz'osso, il quale sostiene tutta la colonna delle vertebre, e chiamasi sacro.
Definiz: § XX. Colonna fulminante, Term. milit., si disse una Grossa botte piena di polvere o di fuochi lavorati, che accesa per mezzo di una miccia, si faceva rotolare sopra i lavori fatti dagli assedianti nel fosso o ai piedi di una fortificazione. –
Esempio: Montecucc. Op. 1, 219: Romperla [la galleria] col cannone, con fuoco d'artifizio, bombe, granate, pietre, petardi, barili, e colonne fulminanti.
Definiz: § XXI. Far colonna, o Fare a sè colonna, vale Servir d'appoggio, Fare o Farsi appoggio. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 156: Gentil ramo, ove piacque,... A lei di fare al bel fianco colonna.
Esempio: Bemb. Asol. 85: Madonna Berenice, alleggiato di sè un giovanetto alloro, il quale.... al bel fianco di lei doppia colonna facea, e sopra se medesima ritornando, disse.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 128: Le fe' d'un braccio al bel fianco colonna.