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1) Dizion. 5° Ed. .
DISPOGLIARE.
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DISPOGLIARE.
Definiz: Att. Privar delle spoglie, delle vesti, e simili; Svestire: comunemente Spogliare.
Dal lat. despoliare. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 162: Ottanta mila corpi numerorse, Che fur quel dì messi per fil di spade: Villani e lupi uscir poi de le grotte A dispogliargli e a devorar la notte.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1, 7: Di quel carcame tu dispoglia 'l petto.
Esempio: Mont. Iliad. 11, 156: Immantinente Delle bell'armi li dispoglia entrambi.
Esempio: E Mont. Iliad. 15, 528: Deh non patite che di Clizio il figlio.... Sia dell'armi dispoglio.
Definiz: § I. In locuz. figur. ‒
Esempio: Bart. D. Op. mor. 32, 32: Conciosiecosachè troppo rari al mondo sien quegli che sappiano e vogliano occultare i mali altrui;... e se un tal.... se ne truova,... per quell'uno ve ne ha mille e mille che dispogliano fino alla più vergognosa nudità chi prima era coperto.
Definiz: § II. E per estensione, Privare alcuno di ciò che ha seco o possiede, di ciò che gli appartiene, de' propri beni, e simili: usato anche assolutam. per Derubare, Togliere ad alcuno il suo. ‒
Esempio: Div. Dec. 1, 339: Tante volte gli avete sconfitti, e dispogliati.... di loro beni, e messi sotto il giogo, che ben conoscono la vostra potenza e la loro.
Esempio: Rucell. G. Orest. 165: E s'io.... dispogliato fussi, E toltami la lettera in cammino?
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 75: Perchè di Cristo gli uomini uccidete? Perchè de' beni lor son dispogliati?
Definiz: § III. Per similit. ‒
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 84: Poscia il fero Aquilon riprende 'l corso, E i venti che stan fuor dispoglia e scaccia Ne i cavi alberghi.
Definiz: § IV. In locuz. figur. ‒
Esempio: Dant. Parad. 28: L'altro ternaro, che così germoglia In questa primavera sempiterna, Che notturno ariete non dispoglia, Perpetualemente Osanna sverna Con tre melode.
Definiz: § V. Figuratam. ‒
Esempio: Bald. Quint. Cal. 1, 6: Ah! sì coperta avesse me la terra Pria che la lancia a lui passando il mento, Dispogliato l'avesse, oimè, di vita!
Esempio: Davil. Guerr. civ. 2, 350: Essendo gli uni stati dispogliati del titolo della dignità, e gli altri del potere della funzione.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 12: Il mancare in una cosa di tanta importanza, oltre il dispogliarvi del nome di cittadini, può anche giungere a costituirvi in un grado assai peggiore.
Definiz: § VI. E riferito a cosa; anche usato assolutam., ed altresì figuratam. ‒
Esempio: Colonn. Guid. N. 477: Innanzichè si schiarasse il giorno, più di ventimilia uomini uccisero a ghiado, dispogliando crudelmente li templi della detta cittade.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 145: Introduce l'autore il suono agro, che fece la porta Tarpea dello tesoro di Roma, quando Cesare, toltone dinanti Metello, la dispogliò.
Esempio: Esord. Roman. R. 130, 21: E quella dispogliò d'ogni ricchezza; la quale preda, la quale non divise co' partecipatori de' pericoli,... fu ec.
Definiz: § VII. E per semplicemente Privare. ‒
Esempio: Fag. Rim. 6, 8: Quest'è Maria, che d'ogni ben dispoglia La terra, e vanne ad arricchire il polo.
Definiz: § VIII. E per Liberare da cosa molesta o nociva. ‒
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 1, 39: Libertade è quella Che noi dispoglia d'ogni cura amara.
Definiz: § IX. Per similit., riferito a cosa materiale. ‒
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 134: L'operazione proposta.... altro non fa che dispogliare il vino della soverchia fluidità, ed accrescerne, e riunirne più strettamente i principj.
Definiz: § X. Riferiscesi anche alle spoglie stesse o vesti, e vale Toglierle da dosso ad alcuno, Levare. ‒
Esempio: Plut. Vit. 84: Li medici primieramente cercaron la freccia, e da poi gli dispogliarono la corazza.
Definiz: § XI. Per estensione e figuratam., riferito a ciò che alcuno possiede, a beni, ricchezze, e simili. ‒
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 67: Vedrai ben quante fatiche indarno Prendi ad ogni or per adunar tesoro, Ch'un sol momento poi da te dispoglia.
Definiz: § XII. Detto della persona stessa che ha indosso le spoglie o vesti, o simili, vale Deporre, Posare, Lasciare. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 47: A te non graverà prima aspettarne Ne la camera mia dove non luca, Tanto che dispogliar gli faccia l'arme, E quasi nudo in man te lo conduca.
Esempio: Tass. Rim. 1, 50: E l'ale proprie si dispogli Amore, E si resti con voi nell'ombre assiso.
Definiz: § XIII. E per similit. ‒
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 551: Prendale (noci e mandorle),... e d'ognintorno Del primiero suo vel le renda nude; E se 'l contenderan, tra folta paglia Stien sepolte due giorni, e per sè stesse Le vedrai dispogliar l'antico manto.
Definiz: § XIV. Pure per Deporre, Lasciare, Rimuovere da sè; in senso figurato: detto per similit. anche di cosa. ‒
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 58: D'intorno all'onde tue (dell'Arno) la nebbia e 'l fosco Dispoglin laure, e fior vestan le rive, Erbe i colli e le piagge, e frondi il bosco.
Esempio: E Alam. L. Op. tosc. 1, 214: Ben cred'io dispogliar tormento e noia.
Definiz: § XV. Neutr. pass. dispogliare Privarsi delle spoglie, o in generale di cosa propria; Spogliarsi.
Definiz: § XVI. Per similit. ‒
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 54: L'uve così verranno a dispogliarsi più perfettamente non solo del fluido soverchio, ma d'una porzione ancora di quello che inviluppato si trova colla sostanza muccosa.
Definiz: § XVII. Figuratam. ‒
Esempio: Rim. ant. F. Dant. Maian. 2, 484: Già non porà (potrà) la vostra dolce cera Tanto mostrarmi orgogliosi sembianti, Ched io di voi amare mi dismanti, O mi dispogli della vostra spera.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 253: Quello che fosse vinto s'intendesse per ricreduto e traditore per tutti i Cristiani, e che mai non s'appellasse re, dispogliandosi d'ogni onore.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 83: Contento solo della sua dignità, s'è della sua medesima autorità, nel tempo di questo interregno, dispogliato, per ripigliarla poi più vigorosa e rivestirsene.
Definiz: § XVIII. Pur figuratam. e poeticam., detto in modo assoluto di condizione morale, per Dissiparsi, Cessare. ‒
Esempio: Dant. Inf. 16: Son dispetto, ma doglia, La vostra condizion dentro mi fisse Tanto, che tardi tutta si dispoglia.