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Dizion. 5° Ed. .
GALBANO.
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GALBANO. Definiz: | Sost. masc. Gomma resina di colore biancastro, di odore forte e ingrato, di sapore amaro bruciante, la quale stilla da una ferula nativa della Siria e della Turchia, e che si adopra in medicina come risolvente e maturante, i tumori, o per l'asma, e ad altri usi. |
Dal lat. galbanum, e questo dal grec. χαλβάνη. – Esempio: | Cresc. Agric. volg. 499: Facciasi fummo di galbano e di secca bovina, la quale nel polmentario con accesi carboni si convien destare. | Esempio: | Pallad. Agric. 44: Se vuogli scacciare i serpenti ed ogni animale venenoso, togli galbano e corno di cervio, barbe di silio, ed unghie di capra, e sfumicale in su la bragia. | Esempio: | Alam. L. Colt. 1, 884: Non si lasci tal or dentro all'albergo Dell'innocenti gregge arder intorno Dell'odorato cedro, o del gravoso Galbano; o d'altro tal ch'a lui simiglie. | Esempio: | Domen. Plin. 771: Abbiamo parlato del galbano, il quale non vuole essere nè umido nè secco, ma quale s'è mostrato. | Esempio: | Mattiol. Disc. 2, 847: Il galbano, è uno liquore d'una ferula, che nasce in Soria, il quale chiamano alcuni metopio. | Esempio: | E Mattiol. Disc. 2, 848: Quantunque il vero e perfetto galbano si ritrovi in più fondachi e speziane di Vinegia, tenuto più per un paragone, che per vendere, nondimeno ec. | Esempio: | Ricett. fior. 78: S'infonde l'ammoniaco, il galbano, l'opoponaco e il serapino, nell'aceto, quando si debbono dissolvere per purgargli, e per potergli mescolare, come si dirà. |
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