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Dizion. 5° Ed. .
CIRCOLO.
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CIRCOLO. Definiz: | Sost. masc. Term. di Geometria. Superficie piana, terminata da una sola linea curva detta Circonferenza, i cui punti sono egualmente distanti da un punto che è nel mezzo, e che chiamasi Centro. E prendesi anche per la Circonferenza medesima. |
Dal lat. circulus. – Esempio: | Dant. Conv. 337: Lo circolo si può dicere perfetto quando veramente è circolo, cioè quando aggiugne la sua propria vertù.... E questo è quando in esso è un punto, il quale egualmente sia distante dalla circonferenza. Sua virtù perde quello circolo che ha figura d'uovo. | Esempio: | Bald. Pros. 411: Uno desiderava saper dal compasso, perchè, facendo il circolo, stesse con un piè saldo. |
Esempio: | Pallav. Libr. Ben. 326: Alcuni paralogismi di matematici rinomati, per dimostrare la quadratura del circolo, sono degni di pregio per molte bellissime verità, che in effetto dimostrano, prima d'arrivare al sillogismo difettuoso. |
Esempio: | Manfred. Elem. Geom. 2: Lo spazio piano compreso, e chiuso d'ogni intorno dalla circonferenza, vien chiamato circolo. | Esempio: | E Manfred. Inst. astronom. 2: Quel confine della terra, o piuttosto del mare, che termina d'ogni intorno la nostra vista, da qualunque luogo si guardi, sempre ha figura di circolo, per quanto coll'estimazione oculare può determinarsi. | Esempio: | Grand. Elem. Eucl. 4: Delle figure comprese da linee curve, che curvilinee si nominano, la più semplice è il cerchio o circolo. |
Definiz: | § I. Per similit. dicesi di Qualunque figura tonda ancorchè non perfettamente circolare, ed anche di Spazio, Tratto, che abbia del circolare. – | Esempio: | Firenz. Pros. 2, 179: Fui legato.... ad una di quelle macchine,... e dandomi dietro uno con un scudiscio, fui forzato a far la volta tonda; perchè nel picciolo spazio di quel circolo troppo velocemente rivolgendomi, un de' miei piedi l'altro mi calpestava. |
Esempio: | Cellin. Vit. 1, 291: Il Negromante diceva, che di tante volte quante lui era entrato in nelli circoli, non mai gli era intervenuto una così gran cosa. |
Definiz: | § II. Riferito a corpi celesti, vale Disco. – | Esempio: | Firenz. Pros. 2, 226: Guardando verso il cielo, vidi il circolo della luna nella sua maggior grandezza, biancheggiando pur allora, sorgere dell'onde marine. |
Definiz: | § III. Circoli diconsi i varj cerchj che compongono la sfera armillare; e chiamansi maggiori circolo maggiore o massimi circolo massimoquelli che passando pel centro la dividono in due parti eguali, e minori circolo minore quelli che non passando pel centro la dividono in due parti ineguali. – | Esempio: | Dant. E. Astrolab. 12: I quattro cerchj minori, perchè non passano per il centro del mondo, dividono la sfera in due parti ineguali: due de' quali sono il circolo artico e l'antartico:... gli altri due sono i tropici. | Esempio: | Galil. Op. astronom. 3, 20: Diffinizioni e proprietà appartenenti alla sfera ed a' suoi circoli. | Esempio: | E Galil. Op. astronom. 3, 29: L'uno di questi cerchj, cioè quello, ch'è descritto intorno al polo artico, si chiama circolo artico, e l'altro intorno all'altro polo, circolo antartico. | Esempio: | Bart. D. Cin. 2, 164: Distanti infra loro diciotto gradi del circolo meridiano. | Esempio: | E Bart. D. Cin.3, 256: In un'ardentissima sete l'acque scarse, e sotto 'l circolo equinoziale. |
Definiz: | § IV. Circolo latteo si disse per la Via lattea. – |
Esempio: | Soder. Agric. 30: Il Circolo latteo chiamato Strada romana, sendo netto, limpido, e chiaro puro, non punto offuscato, sì che vi si veggano più stelline, dà indizio di tempo buono; così per contrario. |
Definiz: | § V. Circolo usasi per Circolazione; riferito a sangue, o ad umori. – |
Esempio: | Cocch. Bagn. Pis. 105: Ma solamente accrescendo col loro circolo per tutte l'arterie l'esito ai naturali umori. |
Esempio: | E Cocch. Bagn. Pis. 107: Ed un'altra porzione tramandata nel circolo del sangue. |
Definiz: | § VI. Circolo vale, figuratam., Radunata di gente, Quantità di persone accolte insieme a conversare, o a discorrere di cose pubbliche; ma prendesi anche semplicemente per Crocchio, e talvolta per Capannello. – | Esempio: | Machiav. Stor. 2, 236: Le quali cose non solamente ne' circoli intra i privati, ma nei consiglj pubblici animosamente parlavano. |
Esempio: | Guicc. Stor. 3, 21: Queste cose si dicevano nei circoli e per le piazze tra i cittadini. |
Esempio: | Bandell. Novell. 1, 335: Variamente per la città se ne parlava, e d'altro ne i circoli pubblici e privati non si teneva ragionamento. |
Esempio: | Davil. Guerr. civ. 1, 385: Cominciarono.... ad attaccar ragionamenti con quelli del medesimo sangue, e propalare ne' congressi della nobiltà e ne' circoli delle persone private l'onestà e l'ampiezza delle condizioni, alle quali ec. |
Esempio: | Segner. Mann. lugl. 31, 3: E tu frattanto fai caso di ciò che dica in tuo discredito un circolo di facchini. | Esempio: | Viv. Vit. Galil. 329: Della quale [condizione] si mostrò poi in ogni privato congresso, ne' circoli e nell'accademie, riccamente adornato. |
Esempio: | Monet. Poes. 8: Di questa ed altre ciarle.... S'empivan le botteghe.... E i circoli di gente sfaccendate. |
Definiz: | § VII. Onde Far circolo d'una notizia, d'un fatto, e simili, si usò per Radunarsi più persone a discorrerne. – |
Esempio: | Ar. Comm. 2, 404: M'incresce più ch'io vegga in bocca al popolo Questa cosa, che d'alcun altro incomodo Che ci possa accader. Ho da dolermene Con Massimo, il qual è stato potissima Cagion che se ne fanno in piazza i circoli. | Esempio: | Car. Lett. ined. 1, 320: Di che avendomi prima avvertito il Maffeo, non m'è parso di tacerlo: perchè ne ho veduto far diversi circoli in Banchi. |
Definiz: | § VIII. Circolo si usò altresì per Disputa pubblica e più che altro filosofica. – |
Esempio: | Car. Comm. 68: Questa è la propria natura d'un pedante che come è giunto a si Deus est animus,... e che può far latinare il discepolo per li passivi, entrerebbe con Aristotile in circolo. | Esempio: | Sassett. Lett. 8: Quanto a' circoli di logica, io non ve ne ho dato ragguaglio, come di cosa passata, e di poca considerazione. |
Definiz: | § IX. Term. di Logica. Dicesi Circolo vizioso Quel modo difettoso di argomentare, nel quale si reca in prova la proposizione stessa che è da provare, o una medesima proposizione si prende ad un tempo come mezzo e come termine della dimostrazione. |
Definiz: | § X. Onde per estensione, Circolo vizioso, e anche assolutam. Circolo, dicesi Quel modo di ragionare, ed altresì di operare, pel quale si ritorna fuor di proposito a quel medesimo principio donde è partito il ragionamento o l'operazione. – | Esempio: | Pallav. Libr. Ben. 153: Quando credeste, che si ricadesse nel circolo che ci studiamo di scansare, Potrebbonsi lasciar queste voci, o dichiararle in un significato larghissimo, il quale nulla chiuda in sè, che non sia naturale, e soggetto alla comune sperienza. |
Definiz: | § XI. In circolo, posto avverbialmente, vale Circolarmente, In giro. |
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