Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CIRCOLO.
Apri Voce completa

pag.60


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
CIRCOLO.
Definiz: Sost. masc. Term. di Geometria. Superficie piana, terminata da una sola linea curva detta Circonferenza, i cui punti sono egualmente distanti da un punto che è nel mezzo, e che chiamasi Centro. E prendesi anche per la Circonferenza medesima.
Dal lat. circulus. –
Esempio: Dant. Conv. 337: Lo circolo si può dicere perfetto quando veramente è circolo, cioè quando aggiugne la sua propria vertù.... E questo è quando in esso è un punto, il quale egualmente sia distante dalla circonferenza. Sua virtù perde quello circolo che ha figura d'uovo.
Esempio: Bald. Pros. 411: Uno desiderava saper dal compasso, perchè, facendo il circolo, stesse con un piè saldo.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 326: Alcuni paralogismi di matematici rinomati, per dimostrare la quadratura del circolo, sono degni di pregio per molte bellissime verità, che in effetto dimostrano, prima d'arrivare al sillogismo difettuoso.
Esempio: Manfred. Elem. Geom. 2: Lo spazio piano compreso, e chiuso d'ogni intorno dalla circonferenza, vien chiamato circolo.
Esempio: E Manfred. Inst. astronom. 2: Quel confine della terra, o piuttosto del mare, che termina d'ogni intorno la nostra vista, da qualunque luogo si guardi, sempre ha figura di circolo, per quanto coll'estimazione oculare può determinarsi.
Esempio: Grand. Elem. Eucl. 4: Delle figure comprese da linee curve, che curvilinee si nominano, la più semplice è il cerchio o circolo.
Definiz: § I. Per similit. dicesi di Qualunque figura tonda ancorchè non perfettamente circolare, ed anche di Spazio, Tratto, che abbia del circolare. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 179: Fui legato.... ad una di quelle macchine,... e dandomi dietro uno con un scudiscio, fui forzato a far la volta tonda; perchè nel picciolo spazio di quel circolo troppo velocemente rivolgendomi, un de' miei piedi l'altro mi calpestava.
Esempio: Cellin. Vit. 1, 291: Il Negromante diceva, che di tante volte quante lui era entrato in nelli circoli, non mai gli era intervenuto una così gran cosa.
Definiz: § II. Riferito a corpi celesti, vale Disco. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 226: Guardando verso il cielo, vidi il circolo della luna nella sua maggior grandezza, biancheggiando pur allora, sorgere dell'onde marine.
Definiz: § III. Circoli diconsi i varj cerchj che compongono la sfera armillare; e chiamansi maggiori circolo maggiore o massimi circolo massimoquelli che passando pel centro la dividono in due parti eguali, e minori circolo minore quelli che non passando pel centro la dividono in due parti ineguali. –
Esempio: Dant. E. Astrolab. 12: I quattro cerchj minori, perchè non passano per il centro del mondo, dividono la sfera in due parti ineguali: due de' quali sono il circolo artico e l'antartico:... gli altri due sono i tropici.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 20: Diffinizioni e proprietà appartenenti alla sfera ed a' suoi circoli.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 3, 29: L'uno di questi cerchj, cioè quello, ch'è descritto intorno al polo artico, si chiama circolo artico, e l'altro intorno all'altro polo, circolo antartico.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 164: Distanti infra loro diciotto gradi del circolo meridiano.
Esempio: E Bart. D. Cin.3, 256: In un'ardentissima sete l'acque scarse, e sotto 'l circolo equinoziale.
Definiz: § IV. Circolo latteo si disse per la Via lattea. –
Esempio: Soder. Agric. 30: Il Circolo latteo chiamato Strada romana, sendo netto, limpido, e chiaro puro, non punto offuscato, sì che vi si veggano più stelline, dà indizio di tempo buono; così per contrario.
Definiz: § V. Circolo usasi per Circolazione; riferito a sangue, o ad umori. –
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 105: Ma solamente accrescendo col loro circolo per tutte l'arterie l'esito ai naturali umori.
Esempio: E Cocch. Bagn. Pis. 107: Ed un'altra porzione tramandata nel circolo del sangue.
Definiz: § VI. Circolo vale, figuratam., Radunata di gente, Quantità di persone accolte insieme a conversare, o a discorrere di cose pubbliche; ma prendesi anche semplicemente per Crocchio, e talvolta per Capannello. –
Esempio: Machiav. Stor. 2, 236: Le quali cose non solamente ne' circoli intra i privati, ma nei consiglj pubblici animosamente parlavano.
Esempio: Guicc. Stor. 3, 21: Queste cose si dicevano nei circoli e per le piazze tra i cittadini.
Esempio: Bandell. Novell. 1, 335: Variamente per la città se ne parlava, e d'altro ne i circoli pubblici e privati non si teneva ragionamento.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 385: Cominciarono.... ad attaccar ragionamenti con quelli del medesimo sangue, e propalare ne' congressi della nobiltà e ne' circoli delle persone private l'onestà e l'ampiezza delle condizioni, alle quali ec.
Esempio: Segner. Mann. lugl. 31, 3: E tu frattanto fai caso di ciò che dica in tuo discredito un circolo di facchini.
Esempio: Viv. Vit. Galil. 329: Della quale [condizione] si mostrò poi in ogni privato congresso, ne' circoli e nell'accademie, riccamente adornato.
Esempio: Monet. Poes. 8: Di questa ed altre ciarle.... S'empivan le botteghe.... E i circoli di gente sfaccendate.
Definiz: § VII. Onde Far circolo d'una notizia, d'un fatto, e simili, si usò per Radunarsi più persone a discorrerne. –
Esempio: Ar. Comm. 2, 404: M'incresce più ch'io vegga in bocca al popolo Questa cosa, che d'alcun altro incomodo Che ci possa accader. Ho da dolermene Con Massimo, il qual è stato potissima Cagion che se ne fanno in piazza i circoli.
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 320: Di che avendomi prima avvertito il Maffeo, non m'è parso di tacerlo: perchè ne ho veduto far diversi circoli in Banchi.
Definiz: § VIII. Circolo si usò altresì per Disputa pubblica e più che altro filosofica. –
Esempio: Car. Comm. 68: Questa è la propria natura d'un pedante che come è giunto a si Deus est animus,... e che può far latinare il discepolo per li passivi, entrerebbe con Aristotile in circolo.
Esempio: Sassett. Lett. 8: Quanto a' circoli di logica, io non ve ne ho dato ragguaglio, come di cosa passata, e di poca considerazione.
Definiz: § IX. Term. di Logica. Dicesi Circolo vizioso Quel modo difettoso di argomentare, nel quale si reca in prova la proposizione stessa che è da provare, o una medesima proposizione si prende ad un tempo come mezzo e come termine della dimostrazione.
Definiz: § X. Onde per estensione, Circolo vizioso, e anche assolutam. Circolo, dicesi Quel modo di ragionare, ed altresì di operare, pel quale si ritorna fuor di proposito a quel medesimo principio donde è partito il ragionamento o l'operazione. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 153: Quando credeste, che si ricadesse nel circolo che ci studiamo di scansare, Potrebbonsi lasciar queste voci, o dichiararle in un significato larghissimo, il quale nulla chiuda in sè, che non sia naturale, e soggetto alla comune sperienza.
Definiz: § XI. In circolo, posto avverbialmente, vale Circolarmente, In giro.