Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CANUTEZZA
Apri Voce completa

pag.496


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
CANUTEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Canuto. L'esser canuto. –
Esempio: Benciv. Mes. 45: Ungasi i capelli [colla colloquintida]; gli fa neri, e tarda la canutezza, e non gli lassa cadere.
Esempio: Adim. A. Pind. 64: Le ragioni della canutezza posson vedersi appresso a Aristotele.
Esempio: Segner. Paneg. 2, 407: Uomo almeno, a cui la canutezza del crine accrescesse venerazione, e la serenità del sembiante acquistasse ossequio.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 486: Se adunque tanto è degna di rispetto e la calvezza e la canutezza, quanto vituperevole è di coloro la tracotanza, che l'una e l'altra si sdegnano di mostrare?
Definiz: § I. E per l'Età senile. –
Esempio: Albanz. Bocc. Donn. fam. 177: Giudicando essere meglio di scendere all'inferno con acerba morte con sì fedele fanciulla, che aspettare la canutezza cogli non fidati cittadini.
Definiz: § II. Trovasi anche figuratam. –
Esempio: Collaz. SS. PP. R. 50: Medesimamente l'anima nostra.... quando è.... pervenuta alla più ferma e forte [età], e da quella pervegnendo alla canutezza de' sentimenti ec.
Esempio: Giacomin. Oraz. 85: In questa canutezza del mondo con tanto ardore faticano.