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1) Dizion. 4° Ed. .
IPOCRESÍA, e IPOCRISÍA
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Dizion. 4 ° Ed.
IPOCRESÍA, e IPOCRISÍA.
Definiz: Lat. hypocrisis, probitatis simulatio. Gr. ὑπόκρισις.
Esempio: But. Inf. 11. Ipocrisía ec. è mostrarsi buono, essendo rio.
Esempio: E But. Inf. 23. 1. Quì intende l'autor nostro di trattare dell'ipocrisía, la quale è simulamento di santità, e di verità nelli atti di fuora coll'appiattamento d'iniquità, e di vizio, che è dentro.
Esempio: Bocc. nov. 6. tit. Confonde un valentuomo con un bel detto la malvagia ipocrisía de' religiosi.
Esempio: Dant. Inf. 11. Onde nel cerchio secondo s'annida Ipocrisía, lusinghe, e chi affattura.
Esempio: Tratt. pecc. mort. Ipocrisía è dimostrare d'aver quella bontà, e santità, della quale è privato per peccato mortale.
Esempio: G. V. 10. 144. 3. Non vollono acconsentire, dando iscusa di falsa ipocresía.
Esempio: E G. V. 12. 3. 8. Tutto fece a frode, e ipocresía.
Esempio: E G. V. cap. 8. 12. Per una sua coperta ipocresía.
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Questa pazienza maladetta, e viziosa, che procede da ipocresía.
Esempio: E Cavalc. Med. cuor. appresso: Procede da nigligenzia, e da ambizione, e cupidità, e timore, e ipocresía, e amore terreno.