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1) Dizion. 5° Ed. .
ETITE.
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Dizion. 5 ° Ed.
ETITE.
Definiz: Sost. femm. Pietra tenera, rossiccia, della grossezza d'un uovo, che contiene come un noccioletto, onde scotendola dà suono.
Dal lat. aetites, e questo dal grec. ἀετίτης. ‒
Esempio: Domen. Plin. 1146: Le pietre etite hanno gran fama e riputazione. Truovansi ne' nidi dell'aquile ec.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1451: Quando si rimena la pietra etite, risuona, come se fusse pregna, ed avesse dentro di sè una altra pietra.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 72: Si valgon le donne parturienti della pietra etite, la quale ha virtù di facilitare il parto, ma usata moderatamente.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 403: Etite, aetites. Pietra aquilina, pietra pregna.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 10: Altre petrificazioni, che riconoscono la loro origine dal ferro, come per cagion d'esempio le etiti, o vogliansi dire pietre aquiline, le geodi, ec.
Definiz: § Ed è pure Una pietra preziosa di color bianchiccio. ‒
Esempio: Giambull. P. F. Appar. 33: Tessuta con varie pietre preziose, cioè crisolito, occhio solare, etite, elitropia, ec.
Esempio: Domen. Plin. 1185: Da gli animali hanno preso il nome, la carcinia,... l'etite, dal colore dell'aquila di coda bianca.