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ACCOMANDIGIA.
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ACCOMANDIGIA.
Definiz: Sost. femm. Tutela, Protezione, Protettorato, propriam. della Chiesa o dei Comuni, che fu altra volta in uso a sicurezza de' beni, ed anco delle persone. −
Esempio: Vill. M. 4, 65: Ricevutigli in loro protezione e accomandigia con mala intenzione.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 2, 79: Il Comune di Firenze, già sono molti anni passati, ricevette sotto la sua protezione e accomandigia il comune di Portico.
Esempio: Borghin. V. Disc. 2, 524: Aggiunti quegli che si eran dati in accomandigia, de' quali si è di sopra ragionato, e si chiamavan raccomandati.
Definiz: § I. Per Deposito, Serbo. −
Esempio: Nov. ant. B. 79: Disse a colui allora: vieni, e domanda il tuo; ed allora gli ristituì [gli scrigni] a speranza dell'altra maggiore accomandigia.
Definiz: § II. Fare accomandigia d'una cosa, vale Porla sotto la protezione, la tutela d'alcuno. −
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 487: Veggonsi, tra queste, molte di quelle accomandigie, che faceano alcuni delle loro cose, e talora eziandio delle persone, al vescovado.
Esempio: Targ. Viagg. 8, 181: Nè giovò ai Buondelmonti suoi antichi padroni [del castello di Montebuoni] per scampargli da questo disastro l'accomandigia che ne avevano fatto al vescovado di Firenze.