Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
OVVIA.
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Dizion. 5 ° Ed.
OVVIA.
Definiz: Interiezione ed Esclamazione che anche si scrive disgiuntamente O VIA e che serve ad esortare, incitare; lo stesso che Orsù. –
Esempio: Lipp. Malm. 1, 15: Di' pur (la Dea risponde) ch'io t'ascolto: Hai tu finito ancora? ovvia, di' presto.
Esempio: E Lipp. Malm. 10, 38: Sta Paride a sentirlo molto attento; Ma poi vedendo quanto ei si prolunga,... gli dice: Ovvia, falla finita.
Esempio: E Lipp. Malm. 12, 48: Alla donna dice: Ovvia su, trana, Rispondi presto, cavaci di pene.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 55: Ovvia! non fate il Noferi, Non mi state a entrare in cupola.
Esempio: Not. Malm. 1, 28: Ovvia. È lo stesso che Or via, Or su, che sono particelle esortative ad operare prontamente. Lat. Eia, Age.