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1) Dizion. 5° Ed. .
CORVETTA.
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CORVETTA.
Definiz: Sost. femm. Term. di Cavallerizza. L'atto del corvettare, L'andar corvettando, proprio del cavallo.
Franc. courbette. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 6, 122: A corvette ne vien [il cavallo d'Alfenore] soave e tardo, Poi spicca un salto in aria agile e snello, Tutto accolto in un gruppo.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 6, 123: Ritorna poi dal salto alle corvette.... E la corvetta a poco a poco acquista Tanto, che giugne al capo della lista.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 7, 6, 38: Il cavallerizzo è quello che sostiene, e spigne il cavallo, or volteggiare facendolo, e andare in terra, ora a groppoloni, ora con diritti di corvette, ora pigliare la carriera, ora a un tratto farlo parare.
Esempio: Falcon. Lett. Dat.: Essendo gli uomini che tengono i cavalli a mano, grandi quanto i cavalli che vanno in corvette, e sono quasi inalberati.
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 363: Saria cosa molto gradita, quando l'artefice non avesse fatto il suo cavallo in conformità degli altri, cioè in atto di passeggio; ma bene di corvetta, o di galoppo.
Esempio: E Baldin. Decenn. 5, 364: In due modi si maneggia il cavallo, cioè a dire in aria, e in terra: una dell'operazioni che fa nel maneggio in aria, è la corvetta, colla quale egli s'alza, sempre camminando, colle gambe dinanzi piegate verso il petto, reggendosi o equilibrandosi tutto in sull'anche, e abbassando la groppa verso terra.
Esempio: Adim. L. Sat. 96: Nè fia mai ver che in sella il regga e sproni, Chè a lui son voci d'Arabi e Britanni Le corvette, i raddoppj e i ruppoloni.
Definiz: § I. Per similit. e in ischerzo, detto di movimenti consimili d'altri animali. –
Esempio: Bracciol. Schern. 20, 34: Pende in aria il porcel come una secchia, E fa strane corvette e capriole.
Definiz: § II. E pur figuratam., e in ischerzo, trovasi per Modulazione di voce a modo di gorgheggio, trillo, o altro simile, che paia imitare co' suoni gli atti e il rumore del cavallo che corvetta. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 26: Rusignoli, corvette, passagalli d'oimè, sospiri in quilio, cospettoni in ritornello,... furono gli sfoghi di noi miseri ingannati.