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1) Dizion. 5° Ed. .
GRAMO.
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GRAMO.
Definiz: Add. Misero, Tristo, Dolente.
Ant. franc. gram; provenz. gram; voci tutte derivate dall'ant. tedesco gram, che vale lo stesso. –
Esempio: Dant. Inf. 1: E molte genti fe' già viver grame. E 15: Priscian sen va con quella turba grama.
Esempio: Tav. Sit. 1, 309: Però, non di meno, noi siamo di vostro male molto grami e dogliosi.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. L. 4, 8: In questo loco ancor rimase grama Adrïana, dal suo Teseo tradita.
Esempio: Zenon. Piet. Font. 3: E quella, ch'à il dir prima compreso Ch'io apra i labbri, mi disse: Di fame Sarà il mondo di novello offeso; Per cui le nostre disoneste brame Saranno sì purgate, che la vita Farà più che la morte genti grame.
Esempio: Sacch. Rim. G. 64 t.: Come discordia il mondo à fatto gramo.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 6, 102: E m'incresce vedervi afflitta e grama Soletta, sconsolata in tanta noia.
Esempio: Pulc. L. Morg. 10, 125: La sua donna ne fu molto grama.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 89: Pur non vuol creder anco, e spera e tema; E 'l giorno che la può far lieta e grama, Misera aspetta.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 40: Ora a trarla del mar sei stata presta, Quando potea finir suoi giorni grami.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 46, 67: Coprendo sotto un'altra fronte Van lor pensieri invidïosi e grami.
Definiz: § II. E pur figuratam., per Che manifesta o Che dà dolore. –
Esempio: Dant. Inf. 27: Così, per non aver via nè forame, Dal principio del fuoco in suo linguaggio Si convertivan le parole grame.
Esempio: E Dant. Purg. 22: Per che non reggi tu, o sacra fame Dell'oro, l'appetito de' mortali? Voltando sentirei le giostre grame.
Definiz: § III. E per Pentito, Dolente. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 3: Date la colpa alla nimica mia, Che mi fa star, ch'io non potrei star peggio, E mi fa dir quel di ch'io son poi gramo.
Esempio: Speron. Op. 3, 225: E non potrà il creatore, sendo ella grama delle sue colpe, alzarla a sè come figlia, e farle grazia del paradiso?
Definiz: § IV. Gramo, detto di luogo, vale poeticam. Insalubre, Malsano. –
Esempio: Dant. Inf. 20: Non molto ha corso, che trova una lama, Nella qual si distende e la impaluda, E suol di state talora esser grama.
Definiz: § V. E pur poeticam., detto di piante, vale Intristito. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 54: Si dolse assai che in steril pianta e grama Mutato avesse la sembianza vera.
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 348: Vedesse una [vite].... O qualch'uom altra pur sì vecchia e grama, Che inutil fusse,... Quindi la sveglia.
Definiz: § VI. Misero gramo, o Povero, gramo, dicesi, per maggiore efficacia, di persona, e vale Poverissimo, Miserissimo.