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1) Dizion. 5° Ed. .
CARNAME
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CARNAME.
Definiz: Sost. masc. Massa di carne putrefatta. –
Esempio: Libr. Viagg.: Vengonvi tanti uccelli per amor di quel carname, ch'è un gran fatto.
Definiz: § I. E per Quantità di carne, qualunque essa sia; detto anche di Carni acconce per vivanda. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 157: Di mia mano io ho tolto loro [alle ossa d'uno scheletro] le interiora, ed ogni pelle, ed ogni carname, e resele così nude e nette qual le vedete.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 6, 30: Entrano a mensa, e in duo boccon va via Quanto c'è sopra d'uova e di carname.
Definiz: § II. Trovasi anche per Grosso pezzo di carne. –
Esempio: Salvin. Iliad. 234: Disse: e Patroclo ubbidì al caro amico. Egli allor mise un gran carname a fuoco.
Definiz: § III. E per Carne, in generale, tanto d'uomo quanto d'animale, vivo o morto ch'e' sia. –
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 182: Di essa [carne di porco] si servono ne' sacrifizj a' loro idoli, con aggiugnervi d'altre sorte carnami, e cose mangiative.
Esempio: Menz. Sat. 201: Che sì pover morio, che a far lumiera Di quel suo corpo al livido carname, Non fu chi desse un moccolin di cera.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 72: L'ulivo, dopo il Diluvio, non era solo per la colomba, era pel corvo ancora; ma il corvo avvezzo a i carnami, non ne fe caso.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 3, 67: Cotesto viso smunto, giallo e nero, Cotesto corpo voto di carname, Ti paion cose da piacere a dame?
Definiz: § IV. Poeticam. trovasi per Tutto il corpo. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 11, 9: Di lor [delle dame] feane scempio, Gettando delle oneste il bel carname Alle tigri, e sfogando brutalmente Con le men caste la sua brama ardente.