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1) Dizion. 5° Ed. .
DERVIS e anche DERVISO e DERVIGIO.
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DERVIS e anche DERVISO e DERVIGIO.
Definiz: Sost. masc. Nome di Una specie di religiosi presso i Musulmani, i quali attendono anche ad arti e mestieri.
Dal persiano dervîs', che propriamente vale Povero. –
Esempio: Machiav. Disc. 318: Uno dervis, sacerdote turchesco, trasse d'una scimitarra a Baisit padre del presente Turco.
Esempio: Red. Esp. nat. 19: Baratteria di questa non men ribalda è quella che usano i santoni o dervigi de' Turchi, allora quando voglion dare ad intendere di sapere con modo facile profetizzare qual di due eserciti combattenti sia per rimaner vittorioso.
Esempio: E Red. Esp. nat. 20: Uno di quei dervigi, men furbo degli altri, si risolvette.... a confessare, che.... questi inganni sono in uso tra' Maomettani.
Esempio: Crudel. Pros. 175: Dice l'istoria di Persia che fur due romiti (l'istoria gli chiama dervisi); uno avea nome Masatto, l'altro Comazzo.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 321: Venne dinanzi a lui (al califfo Ormuz) accusato un dervis, il quale, in iscambio di attendere agli ufficj suoi, si era dato del tutto al dipingere e a fare ritratti, principalmente di donne.