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FASCIATURA.
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FASCIATURA.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto del fasciare, ed altresì Cosa che fascia, Ciò che serve a fasciare. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 153: Molti si cingon qualche fasciatura, Che li stringa ben bene il petto e 'l fianco.
Esempio: Magal. Relaz. 108: Ogni palco di rami.... vien torno torno serrato e assicurato da una fasciatura d'una spezie di canovaccio doppio stradoppio, tessuto ec.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 121: Combagiando strettamente mediante tal fasciatura colla circonferenza del cocchiume.
Definiz: § I. Fasciatura presso i Medici ed i Chirurghi, vale Quell'operazione con la quale cingono di fasce e di altre cose necessarie all'effetto, alcuna parte malata del corpo umano, ed altresì La fascia o Tutt'insieme le fasce e le altre cose che servono a siffatta operazione. –
Esempio: Guglielm. Piac. Chir. volg.: Avvertendo che la fasciatura non istringa troppo la piaga.
Esempio: Machiav. Disc. 322: Liberò tutti i suoi servi, e dette loro danari, fece ordinare fasciature da legar ferite.
Esempio: Algh. Litot. 74: Sonovi alcuni che legano le mani e i piedi con una fascia separata, e sopra quella vi passano per maggior sicurezza l'altra fasciatura descritta. Sarebbe però bene avere due ministri pratichi della maniera di far la suddetta fasciatura.
Esempio: E Algh. Litot. 102: Le fasciature e i piumacciuoli non operano in questo luogo come nell'altre parti esterne, dove ec.
Definiz: § II. E, in senso particolare, dicesi per Quel cinto di pelle con una molla dentro, di cui fanno uso gli allentati; Brachiere. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Quando i medicamenti non giovano a' rotti, ovvero allentati, fa buono il portar la fasciatura.
Esempio: Grazz. Comm. 454: Se io sarò più giovane, non sarò io più gagliardo?... E così potrò lasciar la fasciatura, andar fuor la sera,... e a un bisogno correre sei miglia per dì, come quando ero giovane.
Definiz: § III. Term. dei Cartolaj. Quel foglio nel quale s'involta la risma della carta.
Definiz: § IV. Figuratam., e nel linguaggio familiare, dicesi a Quella gravezza che si sente talvolta torno torno alla fronte, quasi fosse stretta da una fascia.