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ABBAGLIO
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ABBAGLIO.
Definiz: Sost. masc. Abbagliamento. −
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. 3, 16: Per questi luoghi dandomi travaglio, Presso Patrasso nove colli vidi, Ch'ombra v'è sempre, e non di sole abbaglio.
Esempio: But. Com. Purg. 2, 349: Lo nostro autore pone una similitudine, dove si tocca la scienzia che si chiama perspettiva, e dimanda Virgilio della cagione del suo abbaglio.
Definiz: § I. E figuratam. per Errore, Sbaglio. −
Esempio: Memor. Bell. Art. 2, 65: Gli abbagli e le sviste che sogliono accompagnare gli uomini ancor più grandi nell'ideare ed eseguire un nuovo e vasto disegno, non lasciarono intatta l'opera dottissima di quell'uomo singolare.
Esempio: E Memor. Bell. Art. 2, 68: Ma qualunque sia la cagione di quest'abbaglio, in prova di quanto abbiamo detto rifletteremo solamente ec.
Definiz: § II. Quindi Pigliare abbaglio o Prendere abbaglio per Errare, Sbagliare. −
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 63: Ma tra tutte le cose, in che si possono Pigliare degli abbagli, e in che si pigliano, Le gioie son la principal.
Esempio: Segner. Op. 4, 670: Vi sono de' confessori, o men dotti o meno discreti, che pigliano intorno a questo abbagli assai gravi.
Esempio: Bianchin. Sat. ital. 5: Solennissimo abbaglio hanno preso tutti coloro, che giudicarono i Greci altresì essere stati componitori di satire.