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1) Dizion. 5° Ed. .
CERBERO
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CERBERO.
Definiz: Sost. masc. Animale favoloso in forma di cane, con tre ed anche con più teste, che stava a guardia della porta infernale.
Dal lat. cerberus, e questo dal gr. κέρβερος. –
Esempio: Dant. Inf. 6: Cerbero, fiera crudele e diversa, Con tre gole caninamente latra.
Esempio: Car. Eneid. 6, 612: Giunti che furo, il gran Cerbero udiro Abbaiar con tre gole.
Esempio: Salvin. Podagr. Luc. 25: Morso forse di Cerbero m'ha guasto?
Definiz: § I. E per estensione, Qualunque cane feroce e mostruoso. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 156: Vidde [Scilla] in luogo di quelle parti, forme di cerberi.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 2, 10: Leoni, sfingi, cerberi, altri mostri Laniator d'agnelli e di fanciulli.
Definiz: § II. Cerbero figuratam. dicesi a un Custode che eserciti con gran rigore il suo ufficio.
Definiz: § III. Cerbero, si disse una Specie di tiorba con tre manichi e altrettanti suoni. –
Esempio: Don. Lett. IV, 3, 297: Non so anche se ella ha veduto in Roma gl'instrumenti del sig. Pietro della Valle, ed il cerbero che suona il Niccolini, ch'è una tiorba con tre maniche e altrettanti tuoni, dorio, frigio, ipolidio.