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Dizion. 5° Ed. .
INSIDIARE.
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pag.922
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INSIDIARE. Definiz: | Att. Procurare di offendere altrui con insidie, Porgli o Tendergli insidie. Riferiscesi anche a vita, ed usasi tanto col termine espresso, quanto assolutamente. |
Dal lat. insidiare, e più comunemente insidiari. – Esempio: | Bocc. Decam. 8, 304: Per questo il lacerate, minacciate ed insidiate. | Esempio: | Alam. L. Gir. 13, 53: Nè l'insidiar d'alquanti suoi nemici, Nè la fortuna ch'al ben far s'oppone, Potrann'oprar che lunghi, alti e felici Non aggia gli anni e dolce la stagione ec. | Esempio: | Car. Lett. ined. 1, 287: Così è bene che ordiniate di costà a la medesima duchessa, che le mandi per la medesima via, perchè siamo insidiati d'ogni banda. | Esempio: | Segner. Mann. nov. 14, 1: Esser deriso, insultato, calunniato, insidiato, tracciato a morte, per qual cagione? | Esempio: | Fag. Comm. 5, 118: Ma chi è quello sì privo di senno, che accertato ch'egli, m'insidiò.... la vita, ec.? | Esempio: | Alf. Trag. 1, 79: Perfin sovviemmi, Ch'ei ti tacciò d'insidïar fors'anco, Oltre i suoi giorni, i miei. | Esempio: | Niccol. Poes. 1, 372: In questa ròcca io traggo Un di color che nella selva occulti Ardian del prence insidïar la vita. |
Definiz: | § I. E figuratam. – |
Esempio: | Tass. Gerus. 19, 69: Volge un guardo alla mano, uno al bel volto: Talora insidia più guardata parte; E là s'interna ove mal cauto apria Fra due mamme un bel vel secreta via. | Esempio: | Fiorett. B. Proginn. 4, 148: Le donne, e più le donzelle, come vanagloriose, facilmente si lasciano insidiare con l'esca degli onori. | Esempio: | Fag. Comm. 5, 118: Ma chi è quello sì privo di senno, che accertato ch'egli m'insidiò l'onore, ec.? | Esempio: | Lambr. Elog. 187: Tutto facea presagire che questo caro voto del Ginori, ed altri di maggiore importanza e utilità, sarebbero stati coronati, quando la malattia, che nascosta lo insidiava, lo assalì manifestamente: nè perciò lo ridusse ad un inerte riposo. |
Definiz: | § II. Usati anche, conforme a proprietà latina, come Neutr., tanto col termine retto dalla particella A, quanto assolutam.; e vale Tendere insidie. – |
Esempio: | Car. Eneid. 3, 682: Scilla dentro a le sue buie caverne Stassene insidïando; e con le bocche De' suoi mostri voraci, che distese Tien mai sempre ed aperte, i naviganti Entro al suo speco a sè tragge e trangugia. | Esempio: | Tass. Gerus. 19, 88: E insidieranno al valoroso petto, Mostrando di custodi amica faccia. |
Definiz: | § III. E per similit. – |
Esempio: | Car. Eneid. 9, 91: Come rabbioso ed affamato lupo, Al pieno ovile insidïando, preme La notte al vento. | Esempio: | Tass. Gerus. 19, 35: Qual lupo predatore all'aer bruno Le chiuse mandre, insidïando, aggira ec. |
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