Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DISAMORARE.
Apri Voce completa

pag.464


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DISAMORARE.
Definiz: Att. Spegnere in altri l'amore, l'inclinazione, verso checchessia, Alienarne l'animo. ‒
Esempio: Segner. Mann. ott. 16, 4: Chi fa l'opposto, ci disamora del farli bene.
Definiz: § I. Si usò anche per Disinnamorare. ‒
Esempio: Sacch. Rim. M. 198: Seguiterollo come disperato, Che 'l suo morir non m'ha disamorato.
Esempio: Frezz. Quadrir. 1, 3: E me percosse Del dardo ch'è di piombo e disamora.
Definiz: § II. Neutr. pass. disamorarsi Perdere l'amore, l'affezione, a checchessia. ‒
Esempio: Giacomin. Lez. II, 5, 191: Parlando in causa propria, non sono testimonj validi nè degni di fede; e tanto fusse a loro facile il disamorarsi, quanto sarà facile a noi il confutare i detti loro.
Definiz: § III. Si usò altresì per Disinnamorarsi: usato anche in forma di Neutr. ‒
Esempio: Rim. Ant. F. Miglior. Fir. 2, 155: Amor, s'eo parto, il cor si parte e dole, E vuol disamorare, e innamura.
Esempio: Frescobald. M. Rim. 67: Poi che t'è piaciuto Ch'io disamori per lo tuo sparlare, Sonne cruccioso.
Esempio: Tav. Rit. 100: La Reina disse: Sire Dinadam, non dite più, chè voi con coteste parole mi fareste disamorare, e uscire d'ogni amore.
Esempio: Bocc. Laber. 85: Io non temo punto che tutte le sue virtù dal tuo amico udite, avessero tanto potuto farti di lei innamorare, che quelle vedendo cento mila cotanti non t'avessero fatto disamorare.