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1) Dizion. 5° Ed. .
LUPPOLO.
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LUPPOLO.
Definiz: Sost. masc. Pianta perenne e rampicante, che nasce fra le macchie, ed anche coltivasi, e sale a grande altezza; i cui fiori, disposti in forma di grappolo, se maschi, di nappa, se femminei, e che pure si chiamano Luppoli, contengono una quantità di granellini gialli, di odore forte, e di sapore amaro, i quali, seccati, servono alla fabbricazione della birra. È l'Humulus lupulus dei Botanici. –
Esempio: Fior. Agric. Met. volg. 539: Questa bestiola rode, anzi mangia ed al tutto consuma, le radici de' luppoli, de le pastinache, de le rape, ed altri legumi.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 151: Il luppolo (base marina, lupo salictario) nasce ancor esso fra le spine e siepi, e sopra quelle si fortifica ed aggroviglia.
Esempio: Ricett. fior. 153: Sugo di luppoli chiarito.
Esempio: E Ricett. fior. 159: Foglie di luppoli e fiori. Red. Cons. 2, 30: Acqua di luppoli stillata a stufa.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 14: Per uso di cibi, o di condimenti, si coltivano le lattughe, l'endivia,... il regamo, il luppolo e molte altre [piante], che ora non mi sovvengono.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 195: Quindi ogni anno alla primavera si castrano i luppoli, cioè si tagliano codesti getti soprannumeri; e quelli che possono separarsi con qualche radice, servono alla moltiplicazione.